San Giorgio, il libro di Marinella Sorrentino: Clementina, una donna del 900
La presentazione del libro esordio della giovane autrice
31-05-2023 | di Claudio Di Giorgio

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Nella cornice della biblioteca di San Giorgio a Cremano si è tenuta la presentazione del libro della scrittrice new entry Marinella Sorrentino. Un libro, un esordio, e primi passi nel mondo della scrittura con il romanzo “Clementina. Una donna del Novecento a Napoli “ . Il libro è frutto della prima esperienza letteraria della giovane autrice che narra di una donna, sua nonna Clementina, attraverso le cui vicende viene offerta anche una visione dell’epoca difficile in cui ha vissuto.
Il libro è ispirato dalla storia vera di una famiglia con Clementina, personaggio molto caro all’autrice. Ambientata a Napoli si colloca nel periodo storico del trentennio che va dal 1930 al 1960 e che si intreccia con le vicende della guerra che l’hanno segnato offrendo una visione difficile della vita e della società del tempo in cui è vissuta la protagonista con tutte le sue esperienze, le passioni , i timori e le asprezze della vita quotidiana. Sul palcoscenico della rappresentazione descritta dalla Sorrentino, in un compendio di temi forti, compare questa donna audace e intraprendente che affronta le difficoltà di una quotidianità non facile, e una unione se pur non ufficializzata da un matrimonio con Antonio il suo secondo compagno, arricchita dall’amore per lui e per i figli. Clementina si trova ad agire tra svariati personaggi in una città speciale come Napoli descritta come in un film, città martoriata dai bombardamenti dal terrore e le atrocità della guerra ma che Clementina e Antonio riescono ad attraversare con forza e coraggio .
Un libro pieno di storia e una galleria di personaggi e di fatti in cui si ritrovano amori, rabbia, dubbi, scoperte, in una società che fatica a comprendere le dinamiche naturali della vita, una su tutte le difficoltà vissute in quel tempo dalle famiglie di fatto e dei loro minori .
Era il tempo in cui la condizione della donna era tale da non avere quasi alcun diritto e mancava un qualunque colloquio chiarificatore all’interno della coppia, tanto che il primo marito di Clementina, Ciccio , dopo avere avuto dubbi sull’onestà della moglie preso dal tarlo della gelosia e subendo la mentalità dell’epoca del “ ….cosa dirà la gente …..” decide di abbandonarla , di metterla fuori casa dopo averla emarginata fatta chiudere in casa quasi esiliata per la vergogna che aveva portato nella sua casa. Ma c’è Antonio l’uomo che si era follemente innamorato di lei, già sposata, e che entra nella sua vita dandole una decisa svolta definitiva superando, lui, i temi del disonore, del maschilismo e dell'emarginazione femminile.
Scritto con eleganza l’autrice realizza un romanzo accattivante, interessante per il suo valore della memoria, semplice e avvincente delicato anche nei passaggi più forti come quelli dei rapporti profondi e sensuali tra Antonio e Clementina e dell’amore infinito per i numerosi figli fino al suo invecchiare.
Una scrittura e una lettura talmente appassionante che favorisce l’immedesimazione del lettore negli eventi narrati con gli stessi sentimenti e emozioni dei protagonisti. Un Libro che si legge volentieri quasi tutto d’un fiato, che abbracciando gran parte del 900 denso di avvenimenti , racconta la triste condizione delle donne e quanto fossero influenti sulla vita delle persone i pregiudizi tali da diffamare facilmente e senza possibilità di recupero della dignità, e per riflettere su quelli che persistono ancora oggi.
Nelle note l’autrice, molto opportunamente, si augura che con questa opera possa riuscire a contribuire ad abbattere ulteriormente le discriminazioni pur nel rispetto dei diritti acquisiti col sacrificio e il coraggio dei nonni e fa nascere spontaneamente nei lettori la considerazione: se noi tutti uomini moderni, considerati avanti , liberi e pronti ad accettare i cambiamenti nei quali la nostra generazione si sta ritrovando in realtà siamo veramente pronti dal punto di vista culturale ad accettarli .
