Nella cornice della biblioteca di San Giorgio a Cremano si è tenuta la  presentazione del libro della scrittrice new entry Marinella Sorrentino. Un libro, un esordio, e primi passi nel mondo della scrittura  con il romanzo “Clementina. Una donna del  Novecento a Napoli “ . Il libro è frutto della prima esperienza letteraria della giovane autrice che narra di una donna, sua nonna Clementina,  attraverso  le cui  vicende viene offerta  anche una  visione dell’epoca difficile in cui ha vissuto.     

Il libro è ispirato dalla  storia vera di una famiglia con Clementina, personaggio molto caro all’autrice.  Ambientata a Napoli  si colloca  nel periodo storico  del  trentennio che va dal 1930 al 1960   e che   si intreccia con le vicende  della guerra  che l’hanno segnato  offrendo  una visione difficile della vita e della  società del tempo in cui è   vissuta la protagonista  con tutte le sue esperienze,  le passioni ,  i timori e le asprezze della vita quotidiana. Sul palcoscenico della rappresentazione descritta dalla  Sorrentino, in un  compendio di temi forti,  compare  questa  donna  audace e intraprendente che affronta  le difficoltà di una quotidianità non facile, e una unione se pur non  ufficializzata da un matrimonio con Antonio il suo secondo compagno, arricchita  dall’amore per lui e per i figli.  Clementina  si trova ad  agire  tra svariati personaggi in una città speciale come Napoli descritta come in un film, città martoriata dai bombardamenti  dal terrore e le atrocità  della  guerra ma  che  Clementina e Antonio riescono  ad attraversare con forza e coraggio .            

Un  libro pieno di storia e una galleria di  personaggi e di fatti  in cui si ritrovano amori, rabbia, dubbi, scoperte,  in una società che fatica a comprendere le dinamiche naturali   della vita,  una su tutte le difficoltà vissute in quel tempo dalle famiglie di fatto e dei loro minori .

Era  il tempo in cui la condizione della donna era tale da non avere quasi  alcun diritto e mancava un qualunque  colloquio chiarificatore all’interno della coppia,  tanto che il primo marito di Clementina, Ciccio ,  dopo avere avuto dubbi sull’onestà della moglie preso dal tarlo della gelosia e subendo la mentalità dell’epoca del “ ….cosa dirà la gente …..”  decide di  abbandonarla , di metterla fuori casa dopo averla emarginata fatta chiudere  in casa  quasi esiliata per la vergogna che aveva portato nella sua casa. Ma c’è  Antonio l’uomo  che si era  follemente  innamorato  di lei, già sposata,  e che entra nella sua vita  dandole  una decisa svolta definitiva  superando, lui, i temi del disonore, del maschilismo e  dell'emarginazione femminile.    

Scritto con  eleganza l’autrice realizza un  romanzo accattivante, interessante per il suo valore della memoria, semplice e avvincente  delicato  anche nei passaggi più forti  come quelli dei rapporti profondi e sensuali tra Antonio e Clementina e dell’amore infinito per i numerosi figli  fino al suo  invecchiare.

Una scrittura e una lettura  talmente appassionante  che   favorisce   l’immedesimazione del lettore negli eventi narrati con  gli stessi  sentimenti  e  emozioni dei protagonisti. Un Libro che si legge volentieri quasi tutto d’un fiato, che abbracciando gran parte del  900  denso di avvenimenti ,   racconta  la triste condizione delle donne e  quanto fossero influenti sulla vita delle persone i pregiudizi  tali da  diffamare  facilmente e senza possibilità di recupero della dignità, e  per riflettere su quelli che persistono ancora oggi.

Nelle note l’autrice, molto opportunamente, si augura  che con questa opera possa riuscire a contribuire  ad abbattere ulteriormente  le discriminazioni  pur nel rispetto dei diritti acquisiti col sacrificio e il coraggio dei nonni  e fa nascere spontaneamente nei lettori la considerazione:  se noi tutti uomini moderni, considerati  avanti , liberi  e pronti ad accettare i cambiamenti nei quali  la nostra generazione si sta ritrovando  in realtà   siamo veramente pronti dal punto di vista culturale ad accettarli .

 

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