"La revoca del presidente del Consiglio Comunale si rivela legittima nella misura in cui si fonda su fatti ben precisi, consistenti in condotte tipicamente compromissorie della neutralità , imparzialità e terzietà della carica istituzionale"

Con questa motivazione il TAR Campania, prima sezione,  presieduta da Salvatore Veneziano, ha respinto il ricorso presentato dal consigliere Ciro Russo contro la revoca votata dal consiglio comunale in data  13 marzo 2017. 

Erano stati giorni difficili quelli vissuti dal Consiglio Comunale della città quelli che precedettero la grave decisione  della revoca  di  Ciro Russo dalla prestigiosa carica  di presidente del Consiglio Comunale, incarico  che svolgeva fin dall’inizio della consiliatura Zinno.    

Buoni erano apparsi nel tempo i rapporti tra il Sindaco Zinno e la sua maggioranza con l’ex Presidente Russo segno del buon funzionamento  della macchina politico amministrativa   che però deve essersi  improvvisamente inceppata .  Infatti  nella mozione di sfiducia della maggioranza si leggeva  : “Il comportamento adottato dal presidente del Consiglio non è stato, in questi mesi, conforme al ruolo istituzionale rivestito e non si ravvisano più i crismi di rappresentatività, garanzia e tutela dell'intero consiglio comunale, dal momento che alcuni comportamenti hanno lasciato emergere una effettiva violazione dei doveri istituzionali di neutralità ed indipendenza nella gestione della funzione da parte dello stesso ". 

 I giudici amministrativi hanno deliberato che "... il presidente, all'interno del Consiglio ed anche in altre sedi, mediante  la spendita del proprio ruolo istituzionale, ha assunto atteggiamenti incompatibili e denotanti l'effettiva violazione di regole comportamentali connaturate alla carica di garante”.  In particolare, i magistrati hanno ravvisato la infondatezza di tutti i rilievi proposti da Russo nel ricorso e pertanto hanno deciso per la legittimità della revoca. 

"Oggi è stato ribadito il primato della politica nei confronti di posizioni individualistiche e delle azioni giudiziarie ad essa legate – dichiara la maggioranza  - Con la sentenza di oggi risulta ancora più chiaro un concetto ad alcuni sconosciuto: che la politica va fatta nelle sedi istituzionali e non per strada o nelle aule di tribunale. Ci lasciamo alle spalle questa incresciosa vicenda per proseguire il nostro lavoro a favore della città e dei cittadini". Nelle prossime ore sarà convocata  l'assise comunale per l'elezione del nuovo presidente, secondo quanto previsto dallo statuto e dal regolamento.

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