La giornata dell’alzheimer è stata ricordata  anche a San Giorgio nella Fonderia Righetti di Villa Bruno  dalla associazione TAM  Presieduta dal Presidente Fabio Matascione psicologo e psicoterapeuta che,  con i suoi collaboratori psicologi, fisioterapisti, musicoterapisti, e  l’aiuto dei ragazzi del Servizio Civile, svolge la sua meritoria attività di assistenza agli ammalati di grado lieve e moderato e ai loro parenti  nella sede di Piazza S. Agnello

Da 7 anni la TAM  acronimo che sta per (tieni a mente) indica la “mission”  che si occupa di pazienti con alzheimer e dei loro familiari.  La demenza  è uno dei disturbi più diffusi nel mondo e anche uno dei più subdoli  perchè implica  la sfera del comportamento non soltanto del  soggetto ma dei familiari  o di coloro che sono destinati all’assistenza. 

Eppure queste persone con demenza esprimono spesso un disagio , una sofferenza negli affetti, nei  bisogni  che appaiono spesso incomprensibili  a coloro che gli stanno vicini e che  spesso non  sembrano  comprenderne le esigenze ponendo in essere comportamenti inappropriati . La TAM non si occupa  solo  di pazienti con demenza ma in  maniera molto decisa anche delle persone intorno e caregiver,  e grazie ad essa diventa  possibile capire come meglio prendersi cura di una persone con alzheimer o altre forme di demenza nel senso più ampio. La TAM opera  attraverso la costituzione di gruppi  formati  dai familiari più diretti  dei soggetti ma anche  da  badanti fornendo un know-how  pratico sulla gestione di questo tipo di pazienti .  “Ciò perché  – spiega il presidente  Matascione – siamo convinti che alzheimer di fatto è una malattia sociale che  non colpisce solo l’individuo ma colpisce tutto il nucleo familiare e coloro che assistono e se si vuole  aiutare il paziente non bisogna trascurare chi gli sta accanto dandogli la  possibilità di riflettere sulle difficoltà e fornendogli un ampio ventaglio di nozioni specifiche”.

La TAM  lavora perciò anche sul versante  delle persone che  assistono coloro che hanno disagio emotivo  facendo si che per qualche ora  si  possano calare nel  vissuto del paziente. Viverlo,  afferma Matascione,  è più utile di avere  solo delle spiegazioni perchè nel momento in cui ci si trova in difficoltà  come quando si è a  casa si potrebbe non avere la nozione pronta all’uso .

ùLa TAM ha seguito negli anni  oltre 40 soggetti e loro familiari con incontri mensili di gruppo  e mutuo aiuto creando anche una rete sociale intorno che rallenta i sintomi del degrado dei soggetti colpiti. L’attività della TAM è in parte finanziata dalla Chiesa Valdese dopo che è stato vinto il bando per un progetto , con donazioni  e importi che possono pervenire dall’8 per mille e da privati , e da ottobre verrà finanziata per i cittadini di San Giorgio e San Sebastiano residenti nell’ambito   dal  piano sociale di zona con fondi che sono stati stanziati per questo tipo di attività.


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