San Giorgio. Nosocomio dentale: dopo il buio... la speranza
Sarebbero stati avviati i contatti per acquisire parte del complesso
14-06-2019 | di Claudio Di Giorgio

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Sarebbero stati avviati i contatti necessari per un approccio con i responsabili del complesso Dentale per comprendere se il Comune di San Giorgio possa acquisire, per ora, parte del complesso, ovvero l’area circostante , come previsto dalle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale (PRG) che prevede di poter intervenire sugli spazi liberi per ricreare i giardini storici delle Ville vesuviane nell’area del Miglio D’Oro.
Al momento ancora porte chiuse e le erbacce che la fanno da padrone, con il grande portone di legno verde e le finestre che mostrano inequivocabili i segni del degrado dopo la triste chiusura avvenuta definitivamente nel 2012 con lo sfratto dell’ultimo anziano ricoverato e la conseguente uscita dei lavoratori licenziati e senza stipendio.
Questo è ora l’imponente settecentesco palazzo nobiliare al centro di San Giorgio che fu del Marchese Leopoldo Dentale il quale alla fine dell’ 800 lo lasciò per testamento alla Curia di Napoli per diffondere lo spirito di carità, dell’accoglienza e dell’assistenza agli indigenti, ai poveri, anziani, diseredati, senza casa in una opera meritoria altamente umanitaria. Il complesso si trova proprio nel mezzo tra i parchi pubblici di Villa Vannucchi e Villa Bruno e l’acquisizione dell’area circostante il fabbricato la cui eventuale acquisizione in una prima fase andrebbe a implementare il patrimonio architettonico e naturalistico della città realizzandosi così per San Giorgio uno dei più grandi parchi delle città vesuviane del Miglio D’Oro .
Operazione non facile per la complicata matassa burocratica da dipanare ma il completamento del primo iter relativo all’asta pubblica permette di discutere con il liquidatore con il quale si potrebbe trattare più approfonditamente l’argomento e comprendere se il percorso , non privo di ostacoli, possa essere praticabile. L’ ipotesi successiva dell’acquisto dell’immobile poi sarebbe uno dei passaggi più complicati in quanto prescrive il difficile parere del demanio previsto su qualsiasi acquisto di immobile. Ovviamente dopo la lunga verifica di fattibilità di tale complessa operazione il percorso continuerà sottoponendo il tutto al Consiglio Comunale che dovrà dare il suo indirizzo per procedere o meno a tutti gli atti necessari.
Ma il solo cominciare a parlarne apre alla speranza in tutti coloro che da anni hanno perorato la causa della riapertura e che migliorerebbe la bellezza della città con la possibilità di dare anche lavoro in una struttura che potrebbe divenire produttiva sotto diversi aspetti tra cui quello turistico. Nessuna illusione che le cose possano cambiare rapidamente ma l’Amministrazione decide di provarci e comincia a parlarne con i responsabili della gestione anche incoraggiata dai commenti positivi di qualche rappresentante dell’ opposizione.
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