Al via il Premio Massimo Troisi  nella  Fonderia Righetti di Villa Bruno   con  la prima serata  del lungo appuntamento di eventi  della 5 giorni  del  “Premio Troisi”   promosso dal comune di San Giorgio a Cremano per la  sua  XXIII edizione  e che coincide con i 70 anni  che oggi  avrebbe il grande artista.                Una serata che ha visto un interessante  e piacevolissimo TALK SHOW  dedicato a Massimo Troisi,  cui hanno partecipato  attori , registi , giornalisti ,critici e  amici di Massimo.                  Tra gli ospiti Giorgio  Zinno Sindaco di San Giorgio ,  Pietro De Martino Vice Sindaco , Alfredo Cozzolino  la memoria storica  per Massimo,   il Direttore del Centro di Produzione Rai di Napoli Antonio Parlati,  il responsabile di Repubblica Napoli Ottavio Ragone, il giornalista e critico teatrale Giulio Baffi  già direttore artistico del Premio Troisi   il regista Marco De Notaris,   e il produttore Gaetano Daniele  che hanno raccontato  Massimo a tutto tondo ,  questo figlio amato dalla città  di San Giorgio  ,  della sua carriera,  della sua umanità .            

Con  la presentazione  e la conduzione  di  Conchita Sannino,  inviata di Repubblica e  Gino Rivieccio  Direttore Artistico del “Premio,  la regia di Alessandro Bencivenga che ha realizzato anche il docufilm  "IL mio amico Massimo" ,  nell’evento   è stato   ripresentato  il libro "TROISI ’70, Il Massimo dell’arte", edito da La Repubblica, e realizzato  in collaborazione con la Città di San Giorgio a Cremano e Regione Campania già presentato al pubblico a febbraio  per approfondirlo meglio attraverso le vive e spesso dirette  testimonianze, le considerazioni , le riflessioni di  addetti ai lavori,  di  giornalisti e  amici di Massimo  i quali  hanno raccontato  la vita privata e professionale di Massimo Troisi    i luoghi della sua infanzia e l’affetto che la comunità sangiorgese ha sempre nutrito nei confronti del suo concittadino più illustre ma anche per  discutere approfonditamente  dell’uomo e  dell’artista  come descritto nel Libro.                                  Emozione  e   orgoglio  hanno suscitato nei  presenti  in platea i sottofondi musicali con le  musiche di Pino Daniele  e  le parole di   Gino Rivieccio  dedicate a Massimo Troisi  :   “Massimo non si finisce mai di conoscerlo , di  impararlo ,   egli è  come l’infinito, l’amore , il cielo , il mare  è come uno scrigno in cui esplorare la grandezza di questo genio che da la misura della sua universalità”.  Una bella serata in cui si è potuto conoscere ancora meglio  di Massimo  la sua originalità  le sue imprevedibilità   la  sua intelligenza quel suo stile che sapeva esprimere  e con il garbo con cui stava sulla scena  insomma la grandezza del personaggio e  quindi la sua radice  napoletana con apertura internazionale   che sapeva ben esprimere .                        

Non sono mancate performance musicali e visive.  Ancora una volta è emersa a chiare lettere  la  ‘relazione d’amore’  tra i cittadini e Massimo che ha superato perfino i confini  temporali,  e che per la  comunità Sangiorgese  egli è presente ogni giorno.   “ Non  una operazione di ricordo o di  nostalgia – fa sapere il  Direttore Ottavio Ragone -  ma il desiderio di restituire la freschezza e la vitalità  e l’intelligenza di un personaggio rappresentata al massimo grado  con la capacità di contaminarsi e di aprirsi rispetto al mondo  anticipando ciò che poi  è successo dopo nel cinema nella letteratura nelle fiction  con la grande diffusione di Napoli  e della napoletanità che sta dando grandi risultati  e che ha possibilità ancora maggiori di ciò che si sta realizzando , ma  alla cui base c’è un messaggio forte   il cui grande megafono è TROISI”.

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