Mai la pubblicazione di un libro fu più  opportuna e tempestiva come  quella del volume:  “L’Ucraina e Putin  Tra Storia e Ideologia “ di Andrea Graziosi Docente di Storia Contemporanea,  uno dei maggiori esperti italiani di storia sovietica presso l’Università Federico II di Napoli  edito da Laterza. Nella grande sala della fonderia Righetti di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano presente il Sindaco Giorgio Zinno, l’ Assessore alle Politiche Scolastiche Giuseppe Giordano, il Ricercatore Indipendente Antonio Ferrara  e Michele Ippolito  Dirigente Politiche Scolastiche  si è’ tenuto un incontro con numerosi  studenti   per  informarli e dibattere sull’argomento.

 Un libro che viene presentato  ai convenuti  nell’anniversario del  primo anno di guerra del conflitto tra la Russia di Putin e l’Ucraina guidata da Zelens’kyj. Un libro  ricco di passaggi storici che racconta  il dramma che   sta vivendo il popolo ucraino  a seguito dell’Invasione da parte dell’ “orso”  russo, le  immense  distruzioni e le tragedie umane che questo conflitto comporta  e che  sembrano  non finire mai,  in uno  scenario sempre più fosco e in uno scontro sempre più feroce ma anche con il rischio che possa  coinvolgere  le libere  democrazie  dell’Europa occidentale e la NATO con la malaugurata conseguenza di una terza guerra mondiale.  

Una  tragedia che rischia di cambiare il mondo. Si descrive  l’ assoluta presunzione   di Putin  sua e  della sua classe dirigente  di dichiarare la volontà  di  voler  realizzare  la denazificazione'  dell’Ucraina  arrogandosi   autonomamente  il  diritto di  decidere  le sorti di un popolo   approfittando  della sua strapotenza militare e   fino a giungere alla convinzione che  avrebbe  potuto  conquistare tutto il territorio Ucraino in pochi giorni  anche con il consenso degli   stessi  russi.  Come si sa non è andata così e Putin rimane sempre più   contrariato perché l’Ucraina guarda   all'Unione Europea   rinnegando quella Russa basata su  una ideologia di forza che esalta il potere dello Stato e spinge  a disprezzare l’occidente. 

Per lo storico Andrea Graziosi, autore del libro,  appare chiaro che  finché il regime del presidente russo sarà  in vita la guerra non avrà né vinti né vincitori e pertanto continueranno i massacri e le distruzioni della terra Ucraina. Per spiegare questa tragedia  in atto  il Professore  Grazioso descrive alcuni passaggi  della storia del Novecento e prima e dopo il 1991. Una vicenda complessa, quella Ucraina,  che parte dal  regime sovietico delineato  da Lenin  passando per lo  sterminio per fame degli ucraini voluto da Stalin  allorchè  la sua furia  si abbattè sui  contadini proprietari di terreni agricoli  da loro stessi coltivati i quali avevano avuto  l’audacia  di  contestare   le collettivizzazioni forzate decise dal  regime  Bolscevico .  La conseguenza  fu una terribile carestia provocata da Stalin che causò  nel '32-'33  in  Ucraina più di quattro milioni di morti.

Le ragioni che hanno indotto  Putin   a riaccendere  il  conflitto dopo  il 2014  con l’aggressione  all’ Ucraina di febbraio  2022 e che  scatenano tutta la sua ira , sono frutto della sua ideologia aggressiva  e  sarebbero  collegate   alla preoccupazione che l’avvicinamento di Kyiv all’occidente  stia crescendo troppo  e  potrebbe  costituire  una minaccia  e un contagio corruttore per il mondo russo che va difeso. Una strategia che il Prof  Grazioso  definisce “megalomane” diretta a cambiare gli equilibri del mondo per fare della Russia  uno dei suoi centri di potenza.             

“La  Nuova Europa Continentale, conclude il Professore  Graziosi  nel suo libro, se  vuole esistere con il suo progetto statuale deve riflettere su cosa può e potrebbe essere il nuovo mondo alla luce dell’invasione dell’Ucraina. Per farlo avrebbe bisogno di una leadership politica che ancora non si vede ma potrebbe emergere  e che sarà chiamata non solo a decidere dei suoi confini ma  anche della forza necessaria a difenderli”.

 

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