San Giorgio, Salvatore Biazzo ricorda Maradona nel suo libro
Il giornalista ha presentato il volume "60 Dopo Diego"
25-09-2021 | di Claudio Di Giorgio
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Anche San Giorgio a Cremano ha voluto offrire un omaggio alla memoria di Diego Armando Maradona , attraverso la presentazione del volume “60 Dopo Diego” che il giornalista RAI Salvatore Biazzo gli ha dedicato. Alla presentazione del libro l'Assessore alla Cultura Pietro De Martino, la squadra del San Giorgio Calcio e Peppe Avolio, noto vignettista sangiorgese, autore di centinaia di caricature legate a Maradona .
Per tutti Maradona è leggenda e resterà per sempre leggenda . Egli è colui che ha reso grande un popolo e una città con le sue gesta sportive favorendone il riscatto morale, sociale, umano .
Fiumi di inchiostro sono stati versati nella esaltazione del campione facendo onore alla sua inimitabile qualità sportiva e il libro di Salvatore Biazzo ricco di informazioni e affettuose considerazioni ne compendia la vita e si legge tutto d’un fiato. Un libro che inizia con una considerazione di Papa Francesco che è quanto dire “Maradona è stato un poeta in campo. Fuori un uomo fragile” e offre i preziosi contributi di Diego Armando Maradona junior, Corrado Ferlaino, Franco Baresi e Francesco Totti.
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Salvatore Biazzo inviato RAI della Redazione Napoletana per sette anni praticamente sempre vicino al campione, racconta nel suo libro tutti i principali eventi che hanno caratterizzato la vita di Maradona , specialmente a Napoli , l’emozionante vittoria del primo scudetto, le stagioni, le vittorie e le ombre del campione argentino guidato da un istinto magico con un talento per il bel gioco irrefrenabile e naturale le cui azioni erano considerate geniali “pennellate” che si concludevano in modo esaltante e che gli hanno guadagnato le più celebranti definizioni quali “ Pipe de oro, mano de Dios …”
E ne viene fuori l’immagine del calciatore più forte del modo, del genio, di colui che ha fatto prodigi calcistici , del campione che ha fatto nascere un mito, del suo amore per la città e per i tifosi , della sua grandezza ma anche delle sue deprecabili debolezze e incomprese fragilità , di colui che ha sempre calpestato ogni moralismo, ma che i suoi innumerevoli appassionati però gli hanno sempre perdonato perché lo amavano e perché per il suo tramite la città di Napoli entrava in maniera indiscussa nella leggenda del calcio.
Alcune delle parole più belle si trovano nel contributo al libro di Corrado Ferlaino , ex presidente del Napoli che portò il campione a Napoli “ Cosa mi mancherà di Maradona ? Niente perché i tanti ricordi me lo restituiscono vivo - Per me Diego non è morto. - Diego vive e vivrà sempre per quello che ha dato al Napoli e ai tifosi napoletani. – Sulle spalle aveva il peso di una città intera che lo osannava , un fardello più grande di lui - Caro Diego, il nostro dialogo non finisce qui e non finirà mai perché la nostra vicenda sportiva appartiene alla storia del calcio del Napoli e di Napoli e nessuno potrà mai cancellarla”.
Ma cosa c’è dopo Diego ? Prima e dopo Diego non c'è stato nulla e difficilmente ci sarà qualcuno o qualcosa che possa paragonarsi all’uomo e all’epoca del Napoli di Maradona . “Maradona - spiega Biazzo - ha dato al calcio una totale personificazione individuale, sofferta, luminosa, sublime. L’eredità calcistica lasciata da Maradona non si trova nei manuali perché è sentimento è il desiderio di emularlo che alberga in ogni bambino e ogni uomo “.Questo campione resterà “ irripetibile inconfondibile come un numero unico come solo ad artisti unici è dato in sorte diventare ”.
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