San Giorgio: Studenti incontrano familiari vittime della camorra
Per la Giornata della Memoria e dell’Impegno: oggi corteo a Ponticelli
21-03-2017 | di Redazione
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Si è svolto presso l'Iti Medi di San Giorgio a Cremano, l'ultimo incontro di preparazione alla Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si svolgerà il 21 marzo al Parco Conocal, nel quartiere Ponticelli.
Insieme all'assessore alle Politiche Giovanili Anna Buglione, un centinaio di studenti hanno incontrato i familiari di vittime innocenti di criminalità tra cui Annamaria Torre, figlia dell'avvocato Marcello Torre, assassinato a Pagani, davanti alla sua abitazione, nel 1980, da due killer assoldati da Raffaele Cutolo. Presente anche Francesco Clemente, figlio di Silvia Ruotolo, uccisa per errore sotto gli occhi della figlia Alessandra di 10 anni, mentre tornava a casa dopo essere andata a prendere a scuola proprio il figlio Francesco, di 5 e Daniele Sannino, fratello di Davide ucciso nel giorno del suo diploma, a 19 anni, durante il tentativo di rapina del motorino.
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L'incontro di oggi segue quello del 14 marzo presso il Polifunzionale Giancarlo Siani, quando gli alunni delle scuole medie avevano incontrato anche Emanuela Sannino, figlia di Palma Scamardella, uccisa a Pianura al posto dello zio, vero bersaglio dei sicari.
Il 21 marzo, insieme al sindaco Giorgio Zinno e agli studenti provenienti da tutta la Campania, gli alunni di tutti gli istituti sangiorgesi saranno presenti a Ponticelli, luogo scelto quest'anno da Libera in quanto simbolo della criminalità organizzata, per celebrare la Giornata della Memoria.
“Domani non sarà solo la Giornata della memoria - spiega il sindaco Giorgio Zinno - ma una grande occasione condivisa per dire no alla camorra. E' dovere di una buona amministrazione e delle istituzioni scolastiche istruire i giovani sulle tragedie che genera la criminalità in intere comunità. Far conoscere ai nostri studenti, attraverso la triste voce dei protagonisti, il dramma vissuto dalle famiglie coinvolte per errore in episodi di camorra significa aprire le loro coscienze e insegnare a non abbassare la testa davanti a violenza e soprusi".
D'accordo anche Anna Buglione, a sua volta figlia di una vittima innocente di criminalità: "Domani a Ponticelli porteremo non solo studenti consapevoli delle cause e degli effetti di questo cancro, ma messaggeri di speranza, legalità e giustizia sociale".
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