Camorristi si diventa, non si nasce. Una frase di don Raffaele Russo, parroco rettore della Basilica della Madonna della Neve, che ha colpito non poco Sandro Ruotolo. Il senatore, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Torre del Greco, questa mattina è stato in visita a Palazzo Fienga a Torre Annunziata. Ruotolo ha così potuto guardare in prima persona l’ex roccaforte del clan Gionta. Un bene ancora non rivalutato dopo lo sgombero avvenuto qualche anno fa. Il progetto per la realizzazione di una cittadella della legalità è ancora fermo al palo, malgrado i finanziamenti già approvati.

“E’ il mio primo atto pubblico di campagna elettorale –ha affermato- Sono stato a Torre Annunziata in questi giorni, ma solo per incontrare le forze che sostengono la mia candidatura. Sono venuto, perché c’è monsignor Raffaele Russo, parroco rettore della Basilica della Madonna della Neve. Qui ci sono i segni delle difficoltà. C’è Palazzo Fienga della Fortàpasc raccontata da Giancarlo Siani. Lo Stato qui ha messo un lucchetto, ma Fortàpasc è dentro Torre Annunziata. I dati parlano di un condannato in via definitiva ogni 100 abitanti, 316 persone detenute al 41bis e i noti problemi della dispersione scolastica. La ripresa del Mezzogiorno passa anche da gesti concreti. A Torre Annunziata bisogna dare vita a Palazzo Fienga, non è accettabile questa sconfitta. I finanziamenti per la cittadella della legalità ci sono e vanno utilizzati. Don Raffaele ha detto una frase che resterà per sempre nella mia testa: camorristi si diventa, non si nasce”.

Poi ha proseguito. “Lo scioglimento di Torre Annunziata, come quello di Castellammare, è un problema che va risolto con una migliore classe dirigente. La mia competitor, Annarita Patriarca, si è potuta candidare perché non ha pregressi penali tali da crearne un impedimento. Io sollevo un problema di natura etica. Non è il padre o il marito o tutti i condannati per camorra. Ma è stata sindaco di Gragnano quando il consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni. Abbiamo bisogno di una storia trasparente. E’ un voto importante perché avviene nel mezzo della pandemia e della crisi in Ucraina. Vanno date delle risposte: dal caro bollette al lavoro dei giovani. Abbiamo più di 2 milioni che hanno il Sud. Senza di loro perdiamo la meglio gioventù del Mezzogiorno. Per me la ripartenza di Torre Annunziata comincia da Palazzo Fienga. L’abbiamo espugnato, però ora va riempito di bellezza”.

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