“A distanza di un anno dall’adozione dei provvedimenti riguardanti la riorganizzazione della rete dell’offerta dei laboratori privati accreditati, così come prevista, imperativamente, sia dalle leggi nazionali, che dal piano di rientro dal debito sanitario adottato dalla Regione Campania, sono ancora mancanti le linee guida attuative del provvedimento stesso”. A dichiararlo è il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal e membro della Commissione Igiene e Sanità del Senato, nonché presidente di Federlab Italia, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati, con oltre 2.000 strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale.

In presenza del taglio delle tariffe di remunerazione stabilite dal governo Renzi, centinaia di strutture sono a rischio chiusura con il licenziamento di migliaia di dipendenti” denuncia D’Anna invitando “il commissario Stefano Caldoro a decidere, una volta e per tutte, di applicare la legge senza dare ascolto a coloro che, nell’imminenza delle elezioni regionali, cercano facili consensi sfruttando la disperazione ed il senso di disorientamento che investe le strutture sanitarie”. “Si provveda altresì - rincara la dose il parlamentare - ad adeguare la programmazione del fabbisogno sanitario di prestazioni al fine di evitare che, pur in presenza di una cospicua disponibilità economica residuale, i cittadini campani vedano esaurite le prestazioni loro destinate con largo anticipo per l’anno 2015”.

Insomma, conclude il presidente di Federlab: “la politica politicante, quella interessata alla sola occupazione delle poltrone di direttore generale, faccia un passo indietro e dia priorità alle necessità di coloro che hanno diritto all’assistenza sanitaria”.

 

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