Con “zitti e buoni”, trionfano sul palco dell’Ariston, i Måneskin.

Grazie al successo del brano, “manifesto di una generazione che fatica a farsi largo in un mondo sopraffatto dagli adulti ed incapace di ascoltare”, i quattro giovani conquistano il pubblico. Il messaggio è chiaro e forte e si esprime anche grazie ai look iconici firmati da Veronica Etro e dal fratello Kean.

I designer, folgorati dal carisma dei quattro, ne hanno saputo cogliere ogni aspetto, valorizzandolo sapientemente.

C’è da dire che la band è stata seguita, prima e durante le cinque serate, anche dal celebre stylist Nick Cerioni, che ne ha curato l’immagine; suoi sono anche i quadri voluti da Achille Lauro, performer memorabile di questa edizione del Festival.

Capi genderless (senza genere) ispirati ad icone glam-rock si lasciano indossare da tutti i componenti del gruppo; che si tratti di giacche con cravatta o di strettissimi ed alti bustier rosa non fa alcuna differenza. Ciò che conta è il risultato.

Body trasparenti e tutine in tulle, ricolme di lustrini e paillettes, illuminano la serata finale. Come sempre la moda si fa portavoce di un importante messaggio, questa volta di libertà. Tutti uguali, senza distinzione, senza genere, liberi di “essere”.

 

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"