Santa Maria la Carità. Caos doppi turni: da gennaio a scuola anche il sabato
Il protrarsi dei lavori della Cittadella costringerebbero i ragazzi ad orari impensabili
04-11-2023 | di Redazione
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Non si placano le polemiche legate allo svolgimento dei doppi turni negli Istituti scolastici di Santa Maria La Carità, interessati ancora dai lavori della Cittadella scolastica. Ancora oggi, dopo 2 anni scolastici, gli alunni della De Filippo sono costretti, con una rotazione molto complessa, a fare 2 pomeriggi a settimana, uscendo da scuola alle ore 18:30 e con alcune ore curricolari in meno, e a fare ginnastica nei corridoi o nel cortile di ingresso della scuola peraltro al buio vista la scarsa illuminazione.
Da quest’anno ancora peggio per gli alunni della Borrelli, costretti ad una riduzione delle ore curricolari a 50 minuti con turni pomeridiani che stanno creando non pochi disagi alle famiglie e agli allievi, costretti ad uscire da scuola alle ore 19:00.
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La situazione, come più volte preannunciato dall'Amministrazione Comunale, sarebbe dovuta essere provvisoria ed invece, da cronoprogramma detto verbalmente perché non presente sul sito comunale, l’edificio arancio sarà consegnato entro marzo 2024, invece del 31 ottobre di quest’anno come comunicato ai genitori, mentre per la parte riguardante la Borrelli ci vorranno circa 7 mesi e non più il 31 dicembre come comunicato anche al provveditorato.
Per sopperire alla mancanza di 9 aule per la Borrelli e per restringere il più possibile l’esigenza dei doppi turni, si stava valutando l’ipotesi di richiedere l’uso di alcuni locali del centro pastorale Sant’Antonio Abate, della Parrocchia di Madonna delle Grazie o di tre aule a Moscarella (Castellammare di Stabia), scartando a prescindere ipotesi di realizzazione di prefabbricati per mancanza di fondi.
Tutte strade, così come dichiarato dallo stesso Sindaco, non percorribili in termini di fattibilità tranne che per Moscarella dove, purtroppo, non c’è ancora il parere da parte dei commissari.
Conseguenze? In assenza di soluzioni risolutive, purché i bambini sono obbligati a fare 30 ore di didattica a scuola, da gennaio si rischierebbe il coinvolgimento del sabato e di orari impensabili.
Purtroppo in virtù ancora di troppe incertezze, i genitori chiedono a gran voce nel breve tempo soluzioni appropriate.
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