Un film già visto, come un dejavù che si ripete. Dopo l'annuncio delle dimissioni di ieri sera, Gaetano Arpaia, presidente del Savoia, si è preso 48 ore prima di decidere il suo futuro. La marcia indietro sarebbe dovuta non solo ad una notte di riflessione, ma anche ad una chiacchierata con Arnaldo Todisco, che vorrebbe convincere il suo 'socio' a tornare sui suoi passi. 

GLI ALIBI. Questo episodio ricorda tanto quello dello stesso avvocato partenopeo, che lo scorso giugno annunciò il suo addio, salvo poi tornare indietro. Stavolta oltre alle solite aspre critiche al sindaco di Torre Annunziata Giosuè  Starita, ci sono anche alcune incomprensioni con i torresi che devono sovvenzionare il Savoia con le  loro sponsorizzazioni. 

Il consigliere comunale di San Giorgio sarebbe seccato da tutte queste situazioni, a cominciare dalle mancate promesse sui costi del Giraud ed ha creato l'ennesimo terremoto di questa calda estate oplontina. Intanto i tifosi, sia sui social che in strada, stanno cominciando ad urlare la propria esasperazione, stanchi di tutti questi 'tira e molla', che vanno in netta controtendenza rispetto all'entusiasmo della presentazione di domenica. I sostenitori dei bianchi chiedono giustamente rispetto, chiarezza e soprattutto un po' di serenità dopo le delusioni della passata stagione.

E in tutto questo marasma il team di Teore Grimaldi tra 48 ore scenderà in campo per la prima uffiiciale, con la speranza che almeno per un pomeriggio a Torre si torni a parlare solo di calcio giocato e non delle solite querelle societarie.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt


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L'addio di Arpaia