La pubblicazione degli stipendi lordi da parte della società ha mandato su tutte le furie i giocatori del Savoia. La replica alla sospensione degli allenamenti ha portato ad una controffensiva da parte del Consorzio Stabile Segesta.

Ad esprimere il proprio dissenso per la decisione da parte della società di mettere alla mercé del pubblico gli emolumenti lordi da percepire sono stati gli agenti Fifa Mario Fogliamanzillo e Umberto Calaiò, che curano rispettivamente gli interessi di Francesco Scarpa e Giulio Sanseverino.

FOGLIAMANZILLO. Torrese e tifoso del Savoia, Mario Fogliamanzillo ha voluto subito chiarire la situazione intorno al capitano. “Sono molto dispiaciuto anche se non vivo più nella mia città natale, ma in vent’anni di calcio, mai avevo visto niente del genere. Mi meraviglio che qualche organo di stampa ancora non sia a conoscenza del fatto che i giocatori siano passati dallo status di dilettanti a quello di professionisti. Dovrebbero sapere che esiste una tabella che chiaramente rappresenta i compensi al netto di tutti i tesserati. Infatti il calciatore con la legge 91 del 1981 è stato qualificato come lavoratore subordinato. Ergo tutte le ritenute su ogni singolo stipendio devono essere pagate dalla società. Sui 120mila euro lordi dichiarati su quel documento, nelle tasche di Francesco Scarpa ne entrano meno della metà”. Inoltre l’agente vuole sottolineare anche un piccolo passaggio. “Tra quei soldi c’è anche il meritato premio promozione che non aveva ricevuto dalla passata gestione, malgrado con i suoi 24 gol abbia trascinato il Savoia in Lega Pro”. Poi sul documento di ieri. "Non è stato giusto inviare tutti gli emolumenti lordi dei calciatori senza il loro consenso. Tutto ciò poteva avvenire solo dopo la consegna dei libri in Tribunale. E' stata commmessa una violazione".

Per Fogliamanzillo comunque le colpe maggiori ricadono su Quirico Manca. “La scorsa estate invece di fare proclami sui social avrebbe dovuto preoccuparsi di salvaguardare il Savoia. Troppo facile dire a dicembre che la colpa era di Maglione, al quale stesso lui aveva dato potere di firma. Ha preferito invece arrivare al 26 febbraio, offrendo pasticcini ai giocatori  e dicendo di non avere soldi per gli stipendi. Con quello accaduto ieri penso ci siamo trovati dinanzi al Borgorosso Football Club, con la sola differenza che Alberto Sordi faceva ridere e teneva alla sua squadra…”.

CALAIO’. Giulio Sanseverino gode dello stesso stipendio lordo di Francesco Scarpa, visto anche il suo passato al Palermo in serie A. Il suo agente, Umberto Calaiò, è assolutamente imbufalito nei confronti della società. “E’ stato un gesto scorretto. Hanno cercato di mettere i tifosi contro i giocatori, ma non credo ci siano riusciti. Penso che sia Giulio che gli altri giocatori non meritino questo trattamento, visto che stanno onorando con dignità la maglia che indossano”.

Il procuratore, fratello dell’ex attaccante del Napoli Emanuele, si sente tradito due volte dal club. “Malgrado ci fosse arrivata la richiesta da parte del Lecce, ci hanno pregato di non accettarla perché Papagni non voleva, chiedendoci anche di rinunciare a due mensilità. Per quanto mi riguarda il Savoia ha ereditato un contratto dal Palermo e sottolineo che il mio giocatore, al netto, percepisce anche meno dell’anno scorso. Se è rimasto è solo per rispetto e professionalità”.  

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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