“Da oggi e per sempre non sarà più gradita la presenza di queste persone nella nostra città, nemmeno se per rispetto a vecchie amicizie. A Benevento saranno trattati come Nocerini, Avellinesi e Foggiani. Non c’è alcuna differenza. Dispiace per chi ha fatto nascere e sviluppare questo gemellaggio con il cuore, ma i presupposti di rispetto, fratellanza e amicizia non ci sono più”. Si conclude così il comunicato con il quale i tifosi della curva sud del Benevento hanno annunciato la fine del gemellaggio con i supporter del Savoia, dopo 25 anni.

Una storia nata, stando alle parole che hanno scritto, “grazie all’opera di grandi ultras, sia torresi che sanniti. Difficile dimenticare Alfonso Limone e chi ha sempre rispettato la nostra città, creando una fratellanza che è stata il fiore all’occhiello di tutto il sud Italia. Oggi, però, di ultras c’è ben poco”.

I rapporti tra le due tifoserie sono iniziati ad incrinarsi durante la scorsa stagione. “Ci sono stati dei piccoli screzi con gli oplontini – raccontano i Sanniti – causati da persone poco educate che in casa altrui hanno avuto il coraggio di salire sulla ringhiera, atto che non è ben accetto nel mondo ultras”.

Inoltre, “nonostante l’invito a porvi una pietra sull’accaduto, abbiamo dovuto assistere e sopportare le continue offese e minacce da parte di questi personaggi che, come detto, hanno ben poco di ultras”. E infine: “Il vergognoso atto di vigliaccheria, in cui uno dei maggiori esponenti della Curva Sud Benevento è stato bersagliato da telefonate anonime piene di insulti e minacce”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"