La stagione del Savoia è stata complicata anche e soprattutto per chi ha lavorato dietro le quinte. La difficile situazione societaria ha colpito non solo i calciatori, ma anche i magazzinieri che con il loro lavoro oscuro mantengono gli equilibri all’interno di una squadra.

Gianluca Schembari, da tutti conosciuto come ‘Scheggia’, è stato uno dei primi a dire addio al Savoia. Una decisione presa con tanta amarezza, visto che ha lasciato un caro amico come Rosario Fiorillo. “Avevamo deciso di tornare nel mondo del calcio dopo il fallimento della Salernitana grazie alla chiamata dell’avvocato Maglione.. Posso assicurarvi che fin dal ritiro l'avvocato ha pagato davanti ai miei occhi tutte le spese. Poi dall’inizio del campionato abbiamo iniziato ad avvertire le prime difficoltà. Basti pensare che dopo la partita con di Lamezia, mancavano già i soldi per i detersivi e solo grazie a una colletta organizzata da Scarpa e Del Sorbo siamo riusciti a lavare le divise. Ad ottobre sono stato costretto a lasciare perché avevo percepito solo 300 euro da Manca”.

Malgrado tutto Schembari è rimasto in contatto con varie persone a Torre Annunziata ed è molto dispiaciuto per il triste epilogo. “Il mio amico Rosario e lo storico Nanà si sono impegnati fino alla fine, ma dinanzi ad una situazione così vergognosa potevano ben poco. In futuro mi piacerebbe ritornare a lavorare lì in qualsiasi serie, perché questa non è una piazza come tante altre. Tifosi del genere avrebbero meritato di essere onorati diversamente. Rimarrò sostenitore della Salernitana, ma il Savoia avrà sempre uno spazio importante nel mio cuore”.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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