Nemmeno contro il Cosenza il Savoia è riuscito a mettere fine al suo digiuno di vittorie. L’ultimo e unico squillo in campionato è datato addirittura 21 settembre, con il blitz sul campo dell’Aversa Normanna (2-0). Da quel momento in poi solo delusioni per i bianchi che non hanno giovato nemmeno del cambio di allenatore. Non si è vista infatti la differenza tra Ugolotti e Bucaro. Il Savoia è lo stesso di sempre: senza gioco e senza idee. Il pari del Cosenza, giunto nell’ultimo minuto di recupero, brucia per come è arrivato, ma per quello che si è visto in campo non è stato un risultato bugiardo. Prendere gol su calcio da fermo con Sevieri che si stacca dal palo e con Scarpa che non si accoppia denota una distrazione inammissibile. Bastava infatti solo un pizzico di concentrazione e una gestione migliore degli istanti conclusivi (tante sono state le palle perse da Di Piazza e Scarpa) per conquistare l’intera posta in palio

14 PUNTI PERSI. Sono state tante comunque le occasioni sciupate dai bianchi, capaci di perdere dall’inizio del campionato ad oggi ben 14 punti dopo essere passati in vantaggio. Non fa testo la gara d’esordio contro il Melfi (1-1), mentre gridano ancora vendetta le rimonte subite contro Benevento (2-3) e soprattutto Martina (1-2), poi costata cara a Bucaro con l’esonero. La solita solfa di sempre si è invece vista con l’Ischia (1-1) in una gara brutta e priva di emozioni. L’unica gara nella quale i bianchi avrebbero oggettivamente meritato di più è stata quella pareggiata a Catanzaro (1-1) dove l’assoluto protagonista fu l’arbitro Serra di Torino. Se almeno nella metà di queste gare i bianchi avessero fatto il loro dovere fino in fondo si parlerebbe di tutt’altra classifica. Invece adesso Scarpa e compagni sono terzultimi a 9 punti.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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