Savoia-Lupa Roma si giocherà a porte chiuse, ma sarà comunque una gara particolare per Antonio Del Sorbo.  Nella passata stagione ‘il bandito’ è stato assoluto protagonista della promozione in Lega Pro con 10 gol in 28 partite. La sua strana esultanza e un carattere sincero e genuino l’hanno portato ad essere uno dei più amati della tifoseria. Poi il brusco addio a fine dicembre, dopo essere stato uno dei pochi confermati di quel gruppo straordinario.

IL DISPIACERE. Del Sorbo è stato uno dei primi a capire le difficoltà societarie dei bianchi ed ha accettato l’offerta della Lupa Roma prendendosi un bel po’ di critiche dalla piazza. “Mi è dispiaciuto mandare giù tante cattiverie ma spero che oggi i tifosi possano capire meglio le ragioni del mio abbandono.  Avevo già avuto un’esperienza simile alla Cavese e dopo i primi avvenimenti avevo intuito che si stava per ripetere la medesima situazione. Io ho famiglia e sono un professionista e se non fosse stato per il presidente Cerrai adesso anche io vivrei lo stesso dramma dei miei vecchi compagni”. Proprio con alcuni ‘il bandito’ ha mantenuto un rapporto di stima e profonda amicizia. “Sento spesso Scarpa, Panariello e Gragnaniello e ogni volta che li ascolto sto male. Sono dei cari amici e non meritano questo trattamento”. L’attaccante stabiese ha anche un pensiero per i tifosi. “L’anno scorso hanno dimostrato tanta mentalità e sarà un peccato non poter vedere il Giraud pieno per l’occasione. Torre Annunziata non merita questi continui divieti”.

LA PROMESSA. Infine Del Sorbo ha lasciato anche una promessa in caso di gol sabato. “Se segno sicuramente non esulterò, perché ho troppo rispetto per i tifosi con i quali mi sento ancora oggi e per il Savoia. Con i bianchi ho passato l’anno più bello della mia carriera e non lo dimenticherò mai”.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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