“Arpaia e Todisco devono capire, con tutto il rispetto, che Torre Annunziata calcisticamente non è come San Giorgio o Ponticelli”. Non si è lasciata attendere la replica di Giovanni Masecchia dopo l’ufficialità del suo esonero. Presentato in pompa magna dalla società fin dal primo giorno di approdo a Torre Annunziata, il tecnico è stato mandato via senza aver nemmeno cominciato il ritiro. Dopo le sue parole è chiara la rottura con la cordata partenopea formata da Gaetano Arpaia e Arnaldo Todisco. “Sono due personaggi che calcisticamente non possono stare nemmeno dieci minuti in una piazza del genere. A queste persone ho fatto vedere il calcio vero negli ultimi due anni”.

Masecchia ha invece parole di elogio per la parte torrese. “Ho dovuto fare quasi tutto io. Ho ricevuto una mano solo da una persona seria e competente come Felicio Ferraro, che mi è sempre stato vicino. Inoltre ho avuto sempre grandi attestati di stima da parte della tifoseria e dei torresi che ringrazio ancora. Al Savoia ci ho giocato e so cosa vuol dire, ma con personaggi che entrano e dopo poche ore sono alla ricerca di un nuovo allenatore è impossibile lavorare”.

Infine un desiderio. “Mi auguro un domani di poter allenare con serietà a Torre Annunziata, ma ora è impossibile. La parte napoletana è seria e manterrà tutti gli impegni economici, ma il calcio è un’altra cosa…”.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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L'esonero

Il dopo Masecchia

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