Ecco le parole dei protagonisti dopo l'emozionante successo del Savoia sull'Acr Messina.

Mazzamauro: “L’Acr Messina ha giocato con grinta, sulla carta sembrava facile ma non lo è stato. Abbiamo avuto un quarto d’ora di blackout, però, tutto sommato la differenza tra le due squadre si è vista. Il primo tempo si poteva chiudere sul 2-0. Palermo-Acireale? O rosanero restano l’antagonista, ma abbiamo ridotto il gap in classifica. Non me ne vogliano i rosanero, ma io non vedo tutta questa differenza tra le due compagini. Rispettiamo il Palermo, ma ce la giochiamo alla pari. Ho grande fiducia sia nel Mister che nella squadra: dobbiamo soltanto maturare un po’. Da oggi in poi non giocheremo con la sciabola o il fioretto, ma con il cannone: Scalzone è il simbolo di questo Savoia che non si arrende mai. Mercato? Ripeto, manca soltanto un sostituto di Giacobbe. Non ci siamo resi ancora conto che ci manca Orlando: abbiamo un attacco unico per la categoria. Sono felicissimo, poi, che Cerone abbia ritrovato il gol”.

Parlato: “Ci sono state tante partite in cui la mia squadra doveva fare in modo di spegnere prima la gara. Non siamo fenomeni, siamo una squadra normale che commette errori: faccio i complimenti ai ragazzi perché non era facile vincere oggi. Abbiamo preso le redini del gioco in mano, creato tante occasioni gol e potevamo segnare di più. Savoia a due punte? Significherebbe giocare 3-4-1-2, con un centrocampista esperto in meno. Abbiamo giocato con personalità, avrei preferito vincere 1-0 ma mi tengo stretto il 2-1 ed i 3 punti. Vittoria strameritata, non è mai facile stare sempre sul pezzo e continuare a vincere: faccio i complimenti alla mia squadra. Non dobbiamo sprecare energie mentali pensando agli altri, ma fare in modo di portare a casa i 3 punti. Nel secondo tempo c’è stata meno intensità: ci sono anche gli avversari in campo e ci hanno pressato più in alto. Tutti sono stati bravi: sia chi è partito titolare che chi è subentrato”.

Scalzone: “Ci siamo fatti trovare pronti, ho visto un Savoia cattivo e con voglia di vincere. Abbiamo raggiunto una consapevolezza nei nostri mezzi che ci porta a fare la differenza. Tutti vogliono fare qualcosa di importante, da chi gioca di più a chi gioca di meno. Dedico il gol a mia nonna”.

Cerone: “Rigore? Un po’ pesava perché, in tanti anni di carriera, non ho mai sbagliato due rigori decisivi. Stiamo esprimendo un gran calcio e stiamo raccogliendo, sotto il punto di vista realizzativo, meno di quanto meriteremmo. Noi in campo ci siamo resi conto di fare bene e che i tifosi erano contenti. Dobbiamo continuare a lavorare, senza cullarci troppo sui complimenti. Osuji mi completa e siamo bravi ad applicare le direttive del Mister. Nell’ultimo mese ho sentito tante critiche: qui non ci sono nè fenomeni nè brocchi. Personalmente, non sono stato contento soltanto delle prestazioni contro Corigliano ed Fc Messina. Sono molto contento sia di me che della squadra. Pagherei per vincere sempre 2-0 e non toccare mai palla. Dedico questo gol a me stesso ed a Ciro Capasso”.

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