Un Savoia ridimensionato, ma con anima torrese. Sarà questo il canovaccio della prossima stagione dei bianchi, che si apprestano a disputare per il secondo anno di fila il campionato di Eccellenza. Il presidente Mario Pellerone aveva minacciato di andare via in caso non avesse avuto un Giraud a norma. Poi ha fatto marcia indietro, decidendo di restare a Torre Annunziata, in attesa di riavere quanto prima la struttura a norma. Sarà quindi, come detto dallo stesso numero uno oplontino, una stagione di transizione per il Savoia, che proverà comunque ad accendere un po’ l’entusiasmo dei tifosi, ancora un po’ freddi nei confronti di questa società.

Lo stesso Pellerone ha annunciato che è stato compiuto il cambio di denominazione, da Fc Giugliano a Fc Savoia, come promesso dal suo arrivo in città. Con Carannante in panchina aveva scalato il girone, classificandosi alle spalle della Puteolana poi promossa in serie D.

Una cavalcata che aveva riportato gente allo stadio. Poi terminata soltanto con la sconfitta sul campo di un San Marzano sicuramente più attrezzato per i playoff rispetto al Savoia.

Tanti giocatori sono andai via a partire dal bomber Esposito. Ma il Savoia ripartirà da un  animo tutto torrese.

In primis per la panchina si è deciso di puntare su un allenatore che è amato dai tifosi come Antonio Barbera, indimenticato bomber degli anni ‘90 e secondo, ai tempi della promozione in D nell’epoca Nunzzo, di Franco Fabiano.  

Poi ci sarà la garanzia ancora di avere in campo il 43enne Francesco Scarpa. A dispetto della carta d’identità il capitano ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino. Spesso lo si vede correre le strade di Torre Annunziata e pare già in grande forma.