No Del Sorbo, no party per il Savoia. La musica con Campilongo non è cambiata, visto che i bianchi hanno fatto una fatica tremenda sotto porta anche contro il Picerno.

I tanto decantati acquisti di Mignano, finora, stanno andando a corrente alternata. Ayina è già andato a bersaglio con la Gelbison, ma domenica scorsa è stato in ombra. Mentre Diakite, ancora in cerca di una condizione accettabile, è sembrato tutt’altro che quella prima punta, tanto ricercata da Squillante, prima del suo esonero.

Così, con Ortiz non considerato dal neo tecnico dei bianchi, è imprescindibile la presenza di Del Sorbo (8 presenze e 4 gol in campionato), fortemente voluto contro tutti e tutti quest’estate proprio da Squillante.

Senza di lui il Savoia è andato a segno solo 5 volte, subendo 8 reti al passivo. Anche i risultati sono emblematici con 6 pareggi (di cui 5 0-0), 2 vittorie e altrettante sconfitte.

La sua ultima presenza è stata contro il Gravina (vittoria per 3-1), nella quale si vide la miglior prestazione stagionale dei bianchi con lui dentro a tutte le azioni decisive.

Il suo infortunio al ginocchio sembra in via di guarigione, ma è chiaro che con questo sistema di gioco “il bandito” sia l’arma in più per questa seconda parte di campionato.

Una conferma di quanto il lavoro di Squillante, non sia proprio stato pessimo, malgrado la società abbia all’improvviso cambiato i suoi obiettivi.

Restano gli errori iniziali di Mignano, che ha puntato su giocatori fragili (vedi Pisani) o non utili al progetto (vedi Felici). Il ds spera di riuscire a salvare capra e cavoli, magari proprio con l’aiuto di un pretoriano dell’ex tecnico come Del Sorbo.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt


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