Ennesimo pomeriggio difficile per Arnaldo Todisco, dall’inizio della sua avventura a Torre Annunziata. Prima della presentazione di Roberto Carlos Sosa, il presidente del Savoia ha dovuto rispondere in primis dello striscione critico nei suoi confronti apparso all'esterno dello stadio Giraud questo pomeriggio. “I tifosi fanno bene a contestare visti gli ultimi risultati, ma posso assicurare che non c’è alcun problema economico con i giocatori. Abbiamo allestito la squadra più costosa della categoria e tutti devono dimostrare qualcosa”.

L’ATTACCO A MANZO. Inevitabile il passaggio sulle dichiarazioni di Tommaso Manzo nel post gara contro l’Herculaneum. Il fantasista oplontino aveva parlato di almeno quattro o cinque rinforzi per ambire alla promozione in D. “Lui come tanti altri è un elemento che giocava in categoria superiore l’anno scorso e le sue parole sono scorrette soprattutto nei confronti dei suoi colleghi. Sarà però il nuovo mister a dire cosa si dovrà fare in sede di un mercato che al momento è ancora chiuso”.

L’ARRIVO DI SOSA. Poi si è finalmente passati all’arrivo del Pampa Sosa. Todisco spiega in breve quelli che sono stati i motivi che l’hanno portato sulla panchina del Savoia. “Già qualche tempo, visto il rapporto di amicizia che intercorre tra noi, fa gli ho chiesto se voleva venire qui e lui subito ha accettato la proposta mia e di Giorgio Mascitelli”. Il massimo dirigente ha visto subito un cambiamento umorale durante la seduta odierna. “Per la prima volta ho visto facce sorridenti in campo e mi ha fatto molto piacere. La squadra ha sofferto soprattutto dal punto di vista mentale nell’ultimo periodo e penso si debba ripartire da questo.

CAMPIONATO. Chiosa finale sul campionato, con l’Herculaneum che è già scappato. Ovvio il passaggio sulle parole del tecnico granata Gigi Squillante, che dava i bianchi già per spacciati. “Quando ero a Ponticelli avevo un vantaggio di dieci punti proprio sull’Herculaneum, che poi vinse il campionato nel girone di ritorno. Niente è perduto". Poi il racconto di un aneddoto significativo". "Il giorno prima di venire a Torre Annunziata un mio nipote fece un grave incidente e aveva un sola percentuale di rimanere in vita. Ebbene, lui adesso è tornato a vivere normalmente. Se ce l’ha fatta lui, ce la può fare anche il Savoia”.

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