Savoia, Ugolotti vorrebbe la rescissione consensuale. Per la panchina in pole Innocenti
E' braccio di ferro tra tecnico e società. L'ex Lucchese gradito a Russo e Carruezzo
06-01-2015 | di Gianluca Buonocore
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Quella tra il Savoia e Guido Ugolotti è una vera e propria partita a scacchi. Dopo la dura sconfitta di Messina il tecnico ha fatto la sua prima mossa chiedendo un incontro con la proprietà per discutere il proprio futuro. L’ex Casertana si è assunto le proprie responsabilità, ma sa bene che con questi effettivi è difficile anche solo scendere in campo.
RESCISSIONE O ESONERO? Dalle prime mosse da parte del consulente di mercato Eupremio Carruezzo affiancato dal ds Bruno Russo (anche se il ruolo è ancora ufficialmente ricoperto da Antonio Obbedio) si è capito che si sta aspettando la fine dell’epurazione della ‘vecchia gestione’. Il primo a cadere dovrebbe essere proprio Ugolotti, quello che ha le colpe minori in tutto questo scempio. Appare chiaro che il tecnico non goda della fiducia della società, che aspetta forse le sue dimissioni. Invece l’allenatore di Massa punterebbe alla rescissione consensuale, visto che la sua stagione finirebbe nel momento in cui lascerà Torre Annunziata. Potrebbe profilarsi la stessa sorte anche per l’attuale direttore sportivo Antonio Obbedio e per il segretario generale Gaetano Sellitti. Difficile l’ipotesi di un esonero di Ugolotti, visto che a libro paga del Savoia c’è già Giovanni Bucaro con tutto il suo staff.
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INNOCENTI IN POLE. Si è cominciato quindi già a parlare dei probabili successori per la panchina dei bianchi. Il nome più gettonato è quello di Duccio Innocenti, già con Bruno Russo alla Lucchese nel 2012-2013 e uomo molto vicino ad Eupremio Carruezzo. Più lontane le piste che portano a Tiziano De Patre e Giuseppe Di Meo, che l’anno scorso si sono avvicendati sulla panchina del Chieti. Infine per quanto riguarda i giocatori in partenza è sempre più vicina la cessione di Gallo al Melfi così come quella di Di Piazza all'Ischia, mentre per Sanseverino si è fatto avanti il Pisa. Gli altri per la rescissione definitiva sono in attesa di un incontro con l'amministratore unico Piantoni e il capo della proprietà Quirico Manca.
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