La notizia del pignoramento di 850 euro attivato da un ufficiale giudiziario sabato ha creato non poco imbarazzo in casa Savoia. Le auorità hanno dovuto mettere le mani su parte dell’incasso della sfida contro il Catanzaro per pagare un debito arretrato con la ditta di trasporti Lucherini. La pendenza, che partiva da 350 euro, risaliva alla gestione di tre anni fa nella quale il presidente era Raffaele Verdezza. Il commercialista oplontino a ‘Lostrillone.tv’ ha voluto chiarire questo fatto e non solo.

E’ rimasto stupito dalla notizia del pignoramento?

“Ero già a conoscenza di tale problematica e in prima persona l’avevo preannunciata a Quirico Manca tramite una persona di Torre molto vicina a lui. Che a me risulti c’è ancora adesso qualche piccolo impegno non pagato e mi ritengo disponibile a risolverlo personalmente”

Si sente responsabile della vicenda?

“In passato per il Savoia abbiamo profuso grossi sforzi economici, figuriamoci se ci perdevamo per 350 euro. Noi abbiamo regalato le quote a Lazzaro Luce e Quirico Manca a patto che loro avrebbero saldato alcune pendenze rimaste insolute. Tra queste, c’erano alcune piccole forniture come quella con Lucherini e gli ultimi stipendi dei giocatori. Proprio a loro feci firmare la liberatoria con la promessa che la nuova proprietà li avrebbe accontentati. Invece, a quanto vedo, non è stato così. Basti guardare l’esempio di Sabato Catalano, che dovette adire le vie legali nel gennaio del 2014”.

Nella sua ultima conferenza stampa l’ex amministratore unico Francesco Maglione tirò fuori anche il pignoramento di 28mila euro di Sebastian Vicentin. Anche quello è di sua competenza?

“Fino a che il gruppo torrese ha gestito al 50% non vi è stato alcun problema. Poi dopo che il nostro socio avellinese (Contino Ndr) decise di acquisire la maggioranza con il 70%, non avevamo più tanto potere decisionale. Quindi l’attaccante argentino faceva parte della sua gestione”.

Ultimamente sui social si sta tirando fuori anche il flirt con Giovanni Lombardi, che andò via dal Savoia nel 2012 in aperta polemica.

“Il suo arrivo fu molto prezioso perché portò due giocatori importanti come Corsale e Romano e diede una mano alla scoeità. Lui avrebbe voluto poter investire di più, ma a causa di due nostri soci che avrebbero avuto dei ruoli marginali dovette accantonare l’idea”.

Quanto le dispiace vedere il Savoia in questa crisi così profonda?

“Onestamente spero che non vadano all’aria tutti i nostri sforzi. Noi abbiamo sempre lavorato in sordina, ma in maniera dignitosa. Sono stati superati molti ostacoli in passato, dovendo combattere ogni giorno con la diffidenza di Torre Annunziata. Basti pensare ai costi per il Giraud e alla figuraccia della lavatrice della quale ne parlò tutta l’Italia. Invece agli stranieri sono stati riservati tappeti blù e champagne. Infine mi ha fatto piacere la formazione del Comitato Antica Passione. Già all’epoca noi avanzammo una tale proposta, ma non si aveva molta fiducia verso persone rintracciabili sul territorio. Ora con l’oscurità viene tutto più facile…”.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt


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