Il destino, talvolta, è davvero beffardo. Così succede che oggi, alle 16 in punto, il nuovo OP Savoia si raduni per il primo giorno di lavoro al “Giraud” di Torre Annunziata. Ma l’ultima ‘bandiera’ dei bianchi, il Capitano di 69 lotte in campo, 34 gol (inclusa la Poule Scudetto in D) ed una promozione tra i Pro, in soli due anni, non c’è. Ciccio Scarpa (37) è invece a Sant’Agnello, alle 20 in punto e a 20 minuti d’auto dalla sua città, nella ‘hall’ dell’hotel “Parco Del Sole”, per firmare col rinato FC Sorrento di patron Franco Giglio (in foto l’atteso sì in Costiera, dove si disputerà sempre l’Eccellenza).

“A Giglio non potevo dire no – dichiara Scarpa a ‘LoStrillone’ – ma lascio Torre davvero a malincuore e per colpe non mie”. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è a quel pre-accordo che il Capitano a giugno aveva in pratica già chiuso con il ‘suo’ Savoia. Poi l’improvviso dietrofront di ‘chi i soldi in società ce li mette’: i destini di Scarpa e del Savoia si separano. Stavolta per sempre: “Non voglio fare polemiche – continua l’ex ‘dieci’ dei bianchi – anche perché tifo oggi e tiferò sempre per questi colori. Negli ultimi due anni ho coronato il mio sogno: essere il capitano della mia squadra. Voglio solo ringraziare tutti i tifosi di Torre Annunziata. Mi hanno regalato emozioni indimenticabili”.

Nel giorno del sofferto addio, l’ultima domanda banale, forse, ma inevitabile: “Il ricordo più bello? Lo stadio ‘Giraud’ stracolmo nell’anticipo serale contro la Battipagliese in D (gara poi finita 5 a 1 per i bianchi, Scarpa in gol all’8 del primo tempo, ndr). Il rimpianto? A volte, in questa stagione, ho subito critiche eccessive, ma questo è il calcio. Oggi voglio solo ribadire, nonostante il mio addio, un immenso grazie alla mia città. Ed ovviamente Forza Savoia. Sempre”.

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