Scacco alla camorra, 16 arresti. Pizzo a imprenditori con lista tramandata da clan a clan
Scoperta dai carabinieri nel napoletano, presi due reggenti
02-07-2025 | di Redazione

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Spaccio di droga ed estorsioni a negozianti e anche a privati cittadini: sedici persone, ritenute legate alla camorra, sono state arrestata dai carabinieri di Casoria. Gli inquirenti ipotizzano l'associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di droga, detenzione e porto di armi, e tutti i reati sono ritenuti aggravati dalle finalità mafiose. Erano inseriti in una lista tramandata da clan a clan, gli imprenditori del Napoletano, precisamente di Caivano, risultati essere vittime di estorsioni per mano di due indagati, che hanno ricoperto il ruolo di reggenti nel clan, arrestati dai carabinieri per associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata. A scoprirlo sono stati i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, nell'ambito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea. Dall'inchiesta sono emersi diversi episodi estorsivi ai danni di imprenditori del Napoletano, precisamente della zona di Caivano, dove i due avevano assunto ruoli apicali nell'ambito di un'organizzazione malavitosa. Le misure cautelari in carcere sono state notificate a Giovanni Barra, detto "Giovanni o' scucciato", 39 anni, e a Roberto Alfio Maugeri, 33 anni, ritenuti stretti collaboratori del boss Antonio Angelino, detto "Tibiuccio", che hanno assunto la guida dell'organizzazione camorristica nel periodo in cui il capo era irreperibile in quanto destinatario di un arresto
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