Scacco alla pesca di frodo dei datteri di mare.

La Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia ha effettuato numerosi controlli lungo la costa, per il contrasto al commercio di specie marine protette.

Dopo diverse segnalazioni, è stato scoperto in flagranza di reato G.S., 57enne originario di Vico Equense ma residente a Meta di Sorrento, intento alla raccolta di datteri di mare usando martello e pinze. Il prodotto ittico veniva immediatamente sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Deferito alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, l’uomo è stato fermato e accompagnato presso il Comando della Guardia Costiera di Meta, dove gli venivano contestati tutti ed ogni addebito del caso ed una serie di reati tra cui spicca il danneggiamento ambientale.

“Con la riapertura delle attività commerciali – ha spiegato il Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Ivan Savarese – purtroppo sono riapparsi anche i pescatori di frodo del dattero di mare, che viene prelevato con attrezzi specifici (pinzette e picconi) lungo larghi tratti di costa della penisola sorrentina, distruggendo - di fatto - l’habitat di scogliera e creando un danno irreversibile all’ambiente marino. Per questo, l’attività di indagine e controllo del territorio da parte della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, che anche nel periodo di emergenza legato Covid-19 non è stata mai sospesa, continuerà incessantemente e sarà incrementata per contrastare la continua devastazione dei fondali di tutta la costiera sorrentina, ricompresa nel Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia. Obiettivo del Comando della Capitaneria di porto è quello garantire l’affermazione del principio di legalità, a tutela della nostra bellissima costa”.

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