Nunzio Ariano tradito da sé stesso e dalla moglie. Nelle trentacinque pagine dell’ordinanza che ha messo nuovamente sotto i riflettori il sistema di tangenti che ruotava attorno all’ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata, emerge una conversazione con nuovi particolari sulla conoscenza dei fatti delle persone strettamente vicine all’ingegnere.
Uno dei riscontri più rilevanti viene accertato a luglio scorso, quando la Guardia di Finanza decise di ascoltare la moglie di Ariano, relativamente a due incontri avuti il 13 e il 23 dicembre in via Prota e nei pressi di Villa Parnaso. “Assolutamente non ricordo”, ha riferito la signora agli inquirenti. Salvo poi ricordare bene gli accadimenti di quelle sere, tanto da riferire i particolari al marito nel corso di un colloquio in carcere avvenuto cinque giorni dopo.
Maria Rosaria Flauto: “E poi mi hanno chiesto due sere di dicembre, non mi ricordo che date…”
Nunzio Ariano: “Embè, due sere di dicembre”
Maria Rosaria Flauto: “Ah! Due sere di dicembre, che noi venivamo dalla Cartiera, io stavo con te in macchina e ci siamo fermati. Poi non mi ricordo dove ci eravamo fermati…”
Nunzio Ariano: “Villa Parnaso… giù Villa Parnaso”.
Maria Rosaria Flauto: “Una volta a Villa Parnaso (Muove la testa e la mano sinistra come a confermare la precisazione appena propostale dal marito). Dissi: guardate, io non mi ricordo proprio niente di queste eventualità! Dico: Come caspita faccio a ricordarmi. Assolutamente non ho ricordo… anche perché, poi tra l’altro, quando esco con mio marito capita che ci fermiamo per parlare con qualcuno… con qualcun altro che ci incontra per la via. Ma chi si ricorda? Io sto terrorizzata”
Nunzio Ariano: “E la seconda sera?”
Maria Rosaria Flauto: “Il fatto della telefonata”
Nunzio Ariano: “La seconda sera? Perché la prima sera venne Carluccio…”
Maria Rosaria Flauto: “Eh… il 12 dicembre… il 15 dicembre eh… e il 23 dicembre, mi pare”
Nunzio Ariano: “Dove ci eravamo fermati il 13 dicembre?”
Maria Rosaria Flauto: “E che ne so. Non mi ha domandato. Ah… a via Prota vicino la pompa di benzina”
Nunzio Ariano: “… E stavi pure tu con me?”
Maria Rosaria Flauto: “e che ne so”
Nunzio Ariano: “Perché vi siete fermati? Con chi vi siete fermati? Qual era la domanda?”
Maria Rosaria Flauto: “La domanda… dice: vi ricordate vostro marito con chi…. Che ne so… io non mi ricordo un cazzo! Ma poi avrei potuto avvalermi della facoltà di non rispondere?”
Nunzio Ariano: “eh… non ricordo… non ricordo”.
Nel corso di questa conversazione, Ariano immediatamente ricorda il luogo di uno degli incontri (“giù Villa Parnaso”). Qualche attimo dopo, collega l’imprenditore Carluccio a uno dei due incontri (“la prima sera venne Carluccio”). Secondo il giudice Fiorentino, Ariano ha “immediatamente ricordato luoghi e persone per il solo fatto di ricordare bene che in quei luoghi e in quelle circostanze aveva commesso un ennesimo reato legato alla sua attività”.
Secondo gli inquirenti la moglie era a conoscenza dell’esistenza di operazioni illecite anche perché nell’incontro di Villa Parnaso, l’imprenditore lanciò la bustarella con i 2mila euro nell’auto di Ariano dal finestrino posteriore lato guida, lasciato appositamente aperto dall’ingegnere. L’imprenditore nel corso dell’interrogatorio ha riferito di “aver notato, mentre lasciavo cadere la busta con i soldi, una donna seduta sul sedile anteriore passeggero che, quando io mi avvicinai al veicolo, si girò verso di me e notò il mio gesto”. Una circostanza che secondo gli inquirenti è la prova dell’effettiva conoscenza, da parte della donna, di operazioni quantomeno dubbie del marito.
Dal canto suo, l’ingegnere Ariano “ha avuto un atteggiamento per nulla collaborativo. Il dirigente ha ammesso soltanto ciò che non poteva essere negato, ovvero la tangente di 10mila euro per la quale è stato arrestato in flagranza di reato, affermando che si è trattato di un episodio isolato, con ciò dimostrando la sua volontà di tutelare a ogni costo il sistema corruttivo esistente al comune di Torre Annunziata, del quale è stato uno dei protagonisti principali, in modo che lo stesso possa continuare ad operare al riparo da eventuali iniziative dell’Autorità Giudiziaria”.
Nunzio Ariano tradito da sé stesso e dalla moglie. Nelle trentacinque pagine dell’ordinanza che ha messo nuovamente sotto i riflettori il sistema di tangenti che ruotava attorno all’ufficio tecnico comunale di Torre Annunziata, emerge una conversazione con nuovi particolari sulla ...
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