Scandalo mazzette, Ammendola scarcerato: “Stanco e felice”. Ma la sua posizione resta complicata
La Procura pronta a ricorrere in Cassazione. Attesa per le motivazioni del Riesame sulla liberazione dell'ex vicesindaco di Torre Annunziata
22-06-2021 | di Gianluca Buonocore
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Stanco, ma felice di abbracciare la sua famiglia. E’ rientrato in tarda serata nella sua abitazione dopo 18 lunghi giorni trascorsi al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Luigi Ammendola è stato liberato su disposizione del Tribunale del Riesame.
Accolta l’istanza presentata dal suo legale Flavio Bournique. “E’ stata un’ingiustizia anche solo che sia entrato in carcere”, ha affermato a caldo.
Tornato libero nel giorno del suo onomastico, Ammendola si è detto stanco ma contento di aver ritrovato la libertà. Ma il percorso per l’ex braccio destro del sindaco Vincenzo Ascione è tutt’altro che in discesa.
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Nei prossimi giorni sono attese le motivazioni che hanno portato il Riesame ad annullare l’ordinanza di carcerazione emanata dal gip di Torre Annunziata. Successivamente la Procura deciderà di fare ricorso in Cassazione. Poi l’eventuale rinvio a giudizio per Ammendola, che era stato ritenuto la “parte politica” del sistema Ariano.
Secondo l’accusa, mossa dal gip Fiorentino, erano il maresciallo e l’ex capo Utc, in carcere dallo scorso 28 dicembre, a gestire gli appalti e le mazzette al comune di Torre Annunziata.
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