Scarico in mare di acque reflue non autorizzato ed innovazioni abusive sul demanio marittimo, questi gli illeciti riscontrati in un cantiere nautico di Torre Annunziata.

Operazione condotta dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata nel fine settimana appena trascorso, coordinati dalla Direzione Marittima di Napoli e dal Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia, che ha visto impegnati congiuntamente personale dell’ARPA Campania e dell’ASL di Napoli 3 Sud, in un’attività di controllo e vigilanza mirata alla tutela dell’ambiente marino e del demanio marittimo.

L’effettuazione di prove idrauliche, condotte anche con l’ausilio di tracciante colorato, ha permesso di accertare che buona parte delle acque del dilavamento e quelle derivanti dalle lavorazioni cantieristiche recapitavano direttamente nello specchio acqueo antistante o per gravità, scivolando sui banchinamenti del piazzale della ditta, o attraverso due griglie di convogliamento diretto con il mare.

Oltre alle violazioni delle norme ambientali, sono state accertate innovazioni abusive sul demanio marittimo mediante la realizzazione di un container di circa 29 metri quadrati, di un gabbiotto di circa 8 metri quadrati e di una struttura in ferro di circa 60 metri quadrati, non previsti dalla concessione demaniale marittima posseduta dal titolare del cantiere.

Tutta l’area di piazzale interessata, pari a circa 1350 metri quadrati, le griglie di convogliamento e le opere abusive sono state sottoposte a sequestro giudiziario, mentre il titolare del cantiere è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata per scarico di acque reflue non autorizzato ed innovazioni abusive sul demanio marittimo.

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