Sono passati 36 lunghi anni da quando il terremoto che sconvolse gran parte del territorio della Campania provocò anche la chiusura dell’Antiquarium all’interno degli Scavi di Pompei.

Quella struttura voluta da Giuseppe Fiorelli nel 1870, bombardata durante la seconda guerra mondiale e riallestita da Amedeo Maiuri nel 1948, viene restituita alla fruizione di appassionati e turisti con una nuova veste di visitor center e spazio museale.

Un luogo di accoglienza e di conoscenza che permetterà allo stesso tempo di approfondire la storia della città di Pompei dalle sue origini al 79 d.C. attraverso i nuovi allestimenti museali e multimediali, ma anche con spazi dedicati alle mostre, percorsi di realtà virtuale immersiva che permetteranno di rivivere l’esperienza tragica dell’eruzione e la vita quotidiana all’ombra del Vesuvio.

Soddisfazione nelle parole del Soprintendente Massimo Osanna che si augura che “questa seconda vita dell’Antiquarium, dopo la chiusura post terremoto, possa essere maggiormente fortunata  - spiega – e possa rappresentare un moderno visitator center a servizio dei visitatori di Pompei”.

Negli spazi riservati alle mostre è possibile visitare quella permanente dal titolo “Sacra Pompeiana” dedicata ai luoghi di culto della Pompei pre-romana e una mostra temporanea “Per grazia ricevuta. La devozione religiosa a Pompei antica e moderna”, aperta fino al 27 novembre 2016 e che approfondisce il tema del rapporto tra l’uomo e il divino.

Il percorso espositivo dell’Antiquarium continua nella vicina Villa Imperiale lussuoso edificio del I sec. d.C., mai prima aperto al pubblico, dove sono riproposte ricostruzioni di ambienti domestici dell’antica Pompei.

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