Scavi di Pompei: "Solo 24 custodi per 33 mila visitatori". Scoppia la polemica
Il direttivo della CISL: “Contenti per i numeri ma eventuali problemi ricadono sempre sul personale”
04-05-2015 | di Raffaele Perrotta
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“La prima domenica di maggio è stata una giornata calda anche dal punto di vista dei numeri che hanno fatto registrare gli scavi di Pompei: 33 mila visitatori. Per far fronte a questo flusso c’erano solo 24 custodi per ogni turno”. È l’allarme lanciato ancora una volta da Antonio Pepe, segretario della CISL FP di Pompei e da Maria Maiorano e Giuseppe Marigliano del direttivo sindacale.
Con la giornata di ieri è iniziata nuovamente la campagna ‘Domenica al Museo’: le porte dei musei statali sono aperte al pubblico gratuitamente la prima domenica di ogni mese fino ad ottobre. Non sono mancate, però, le polemiche su quelle che sono state definite ‘invasioni maleducate’ (leggi qui): orde di turisti che si sono riversati nei siti archeologici trasformandoli in luoghi dove poter bivaccare quasi riproponendo il modello della pasquetta in montagna.
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“La straordinaria presenza di domenica – continua Pepe – ha messo in evidenza varie criticità legate all’esiguità del personale di vigilanza in servizio, senza dubbio insufficiente a fronteggiare la notevole mole di visitatori. Tra l’altro, c’è da evidenziare che se i custodi riescono ad evitare danni nessuno se ne accorge ma se dovesse andare male scattano provvedimenti disciplinari e un processo mediatico internazionale, senza perseguire i veri responsabili”.
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