“Il caso dello scempio del complesso monumentale delle Fontane del Re nel parco di Quisisana ha dell’incredibile: fuori subito i nomi dei responsabili e se necessario forze dell’ordine e magistratura facciano chiarezza in tempi brevissimi. I cittadini di Castellammare di Stabia non possono sopportare questo ulteriore oltraggio alla cultura, alle opere, alle bellezze del nostro territorio”. Così Vincenzo Ungaro, capogruppo consiliare di “Prima Stabia”.

“Bene l’intervento questa mattina di polizia municipale, bene le parole di condanna del sindaco del centrosinistra Antonio Pannullo – ha continuato Ungaro – ma com’è stato possibile giungere all’installazione di pali lungo una scalinata storica, preziosa, dal valore inestimabile? Stiamo parlando di temi assai cari alla cittadinanza e la macchina comunale, la burocrazia, tutti gli uffici che devono operare, devono prestare la massima attenzione e fare un’attenta opera di prevenzione. Stiamo preparando un’interrogazione consiliare da sottoporre a tutta l’amministrazione comunale per comprendere tutti gli aspetti di una vicenda che definire ‘grottesca’ è riduttivo. Se necessario faremo anche un accesso agli atti.

Dobbiamo dire basta alle improvvisazioni, basta alle approssimazioni, basta alla mediocrità: quegli orrendi pali pare siano stati rimossi, ma chi ripagherà Castellammare dei danni causati dagli scavi direttamente nella pavimentazione antica della scalinata? Andremo fino in fondo a questa storia denunciata prontamente da ‘liberoricercatore.it’ cui deve andare il ringraziamento di tutta la cittadinanza stabiese”.

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