Scioglimento. I commissari: “Ascione ignorava il Prefetto sulla videosorveglianza”
Nella relazione è emersa una precisa volontà da parte dell’Ente di non migliorare l’impianto
22-05-2022 | di Gianluca Buonocore

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“Una precisa volontà di ritardare l’installazione di nuove telecamere di videosorveglianza”. Uno dei temi sciorinati nella relazione della commissione d’accesso a Torre Annunziata è stato quello della sicurezza. La città nel corso degli ultimi anni è stata più volte colpita da raid e attentati. Una guerra tra il clan Gionta e il Quarto Sistema, che si è conclusa con l’operazione dello scorso 30 novembre.
L’allora sindaco Vincenzo Ascione è stato strigliato più volte dall’ex prefetto di Napoli Marco Valentini. Quest’ultimo, in particolare nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si tenne il 19 maggio 2021 proprio a Torre Annunziata, alzò la voce richiedendo un implemento dell’impianto. Molte delle 54 telecamere installate, infatti, non erano funzionanti. Secondo i commissari il primo cittadino ha comunque ignorato gli inviti in addirittura ben quattro incontri organizzati.
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La commissione d’accesso ha così evidenziato la volontà dell’amministrazione di ritardare l’installazione di un valido aiuto per le forze dell’ordine in un momento delicato per la sicurezza del territorio a causa della faida di camorra.
Nel decreto di perquisizione della Dda, dello scorso 7 febbraio, è stato infine evidenziato che aveva manifestato interesse alla procedura di gara per l’installazione una persona influente sull’attività politico-amministrativa dell’Ente.
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