"Quando un Comune viene sciolto per infiltrazioni, ciò rappresenta sempre un trauma per la comunità. Al tempo stesso, l'arrivo dei commissari può rappresentare un'opportunità per la città. A Torre Annunziata, come a Castellammare, è necessario liberare le energie migliori che da decenni vengono soffocate dalla camorra." Così in una nota Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania, e Gianluca Torelli, responsabile della Cgil torrese-stabiese.

"Lo scioglimento di due città importanti come Torre Annunziata e Castellammare è la conferma di ciò che denunciamo da anni: la camorra in questo territorio ha fatto un salto di qualità, costruendo saldi legami con le classi dirigenti. Bisogna tenerne conto: oggi la lotta ai clan passa soprattutto per la legalità negli appalti, per il controllo sulle opere pubbliche. Spesso le infiltrazioni criminali passano per la porta della corruzione, e avvengono più facilmente dove non c'è trasparenza." Proseguono Ricci e Torelli.

"Le risorse del PNRR e del CIS Vesuvio, calate in questo contesto, richiedono uno sforzo straordinario di vigilanza, da attuare mediante protocolli straordinari e attraverso un impegno di tutte le parti in campo per la trasparenza e la legalità. A Torre Annunziata c'è bisogno di più scuola e di più lavoro: più scuola, con risorse e spazi da mettere a disposizione degli istituti scolastici, per sottrarre i più giovani dalle grinfie della camorra; e più lavoro, a partire dalle importanti vertenze aperte sul territorio, perché il lavoro è lo strumento più forte per dare dignità a un territorio e combattere la violenza della criminalità organizzata.

La Commissione straordinaria ha davanti un lavoro importante e delicato, siamo pronti a collaborare per il bene di Torre Annunziata e dei cittadini onesti, che meritano di vivere un una città libera dalla camorra."

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