Lavoratori NU di Ercolano in protesta con la Buttol, messo in crisi il servizio di raccolta nella giornata del 28 ottobre su tutto il territorio cittadino. Situazione delicata con un aggressione ad un operaio.

La società che gestisce il servizio, la Buttol, nel frattempo, prende le distanze dal comportamento dei dipendenti ed al contempo, ha cercato di attivarsi per effettuare attività di riassetto del territorio con mezzi e personale sufficiente facendo anche ricorso a risorse esterne al cantiere di Ercolano.

“Verranno poste in essere – dichiara la Buttol attraverso una nota - tutte le azioni possibili al fine di ridurre il disagio alla cittadinanza causato dagli sconsiderati comportamenti del personale del cantiere di Ercolano. Alle forze dell’ordine è data la massima collaborazione per eventuali provvedimenti nei confronti di chi ha causato gravi disservizi ostacolando l’uscita degli automezzi per svolgere i servizi di raccolta. Tale atteggiamento e comportamento, lesivo dei diritti dell’azienda oltre a generare riflessi economici negativi per la società, non hanno consentito il regolare svolgimento di quanto richiesto dall’Ente e programmato per rimuovere i rifiuti giacenti sul territorio. Per questo motivo la Buttol ha comunicato alle organizzazioni sindacali che, con decorrenza immediata, devono ritenersi interrotte le relazioni sindacali relative al cantiere di Ercolano, con revoca immediata di tutti gli accordi fino ad oggi sottoscritti ed in essere riferiti al personale”.

Del resto, la Buttol, così come ha chiarito essa stessa, in merito alla protesta degli operatori Nu di Ercolano, ha affrontato la problematica nel corso di incontri sindacali e riguarda l’abbassamento del livello a circa 70 operai. La Buttol Srl avrebbe ereditato posizioni contributive più alte rispetto a quanto previsto dal capitolato speciale d’appalto. Nel primo anno l’azienda ha quindi dovuto sostenere dei costi maggiori rispetto a quanto erogato dal Comune di Ercolano rispetto alla spesa prevista per il personale. E’ stato poi lo stesso Comune a ordinare l’abbassamento dei livelli agli operai, proprio perché non previsti dal capitolato. La Buttol Srl si è limitata ad eseguire una disposizione del dirigente del settore ambiente. 

Ma la situazione è molto delicata, soprattutto sul territorio. E’ notizia di domenica 29 ottobre che, circa 30 operai inviati dalla Buttol ad Ercolano, hanno effettuato un servizio sostitutivo per la raccolta. Uno di questi, sarebbe stato malmenato e schiaffeggiato, ricorrendo anche alle cure mediche dell’ospedale Maresca di Torre del Greco. Sono seguite poi minacce da parte di persone non ancora identificate nei confronti di alcuni operai che sono stati impiegati nel servizio sostitutivo.

"Tornate nelle vostre città" si sono sentiti ripetere i netturbini giunti da altri cantieri per assicurare il servizio non svolto dai lavoratori di Ercolano. Il caso è stato già segnalato alle Forze dell'Ordine, nelle giornata di lunedì 30 ottobre sarà formalizzata la denuncia in base anche al referto medico rilasciato all’operaio aggredito. Saranno informati il Prefetto, tutte le forze di polizia e lo stesso Comune di Ercolano.

“La Buttol – dichiarano i vertici dell’azienda - esprime vicinanza e tutto il sostegno necessario agli operai che, nonostante il clima pesante venutosi a creare con la protesta dei lavoratori di Ercolano, hanno comunque deciso di assicurare il servizio in città in sostituzione dei netturbini che proseguono nello sciopero”. 

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