E’ stato scoperto il tesoro di Nunzio Ariano. Un patrimonio di più di 500mila euro per l’ex capo dell’Ufficio Tecnico di Torre Annunziata. Il particolare è emerso nell’ultima operazione condotta dal Gruppo Guardia di Finanza Oplontino che ha eseguito un decreto emesso dal gip del Tribunale su ordine della Procura.

IL TESORO DI ARIANO. Le fiamme gialle hanno svolto vari accertamenti sull’ingegnere e hanno fatto delle scoperte davvero emblematiche.

La prima è quella riguardante i vari movimenti di versamenti in contanti che ammontavano a 155mila euro. Inoltre, durante il suo periodo in carcere, tramite la moglie alla quale era stavo conferito una procura speciale, ha smobilizzato fondi per centinaia di migliaia di euro, detenuti in polizze per diversi anni, trasferendo le provviste così costituite, pari a 381mila euro, ai tre figli. Sulla base del compendio indiziario acquisito, le operazioni dispositive del patrimonio, effettuate dall’ingegnere, a favore loro, sono state considerate finalizzate ad eludere eventuali sequestri disposti dall'Autorità giudiziaria. Così è stato disposto il sequestro preventivo, in modo che il reato non potesse essere aggravato.

Nel corso dell'esecuzione del provvedimento ablatorio sono state rinvenute e sequestrate disponibilità finanziarie (fondi di investimento, titoli e disponibilità su conti correnti) per un totale di circa 403.000 euro. Inoltre ce ne sono altri 133mila frutto di un’immobile di proprietà.  Il tutto per un totale di 536mila sequestrati, alla moglie e ai figli (anche loro indagati). Una cifra davvero considerevole per l’ex responsabile dell’Ufficio Tecnico di Torre Annunziata.

I DOMICILIARI A TORRE. L’ingegnere da poco è stato trasferito ai domiciliari a Torre Annunziata (prima era detenuto a Castel di Sangro) e il prossimo primo luglio dovrà sostenere, in rito abbreviato, un altro processo per la mazzetta ricevuta dall’imprenditore Amedeo Carluccio per i lavori all’asilo nido di via Parini. Ariano era stato già condannato a sei anni per la nota tangente delle “Sette Scogliere”, che fu scoperta proprio dalle fiamme gialle il 28 dicembre del 2020.

In quell’occasione l’ex capo Utc fu trovato in auto con due mazzette da cinquemila euro. Una era per la ‘parte politica’, che gli inquirenti avevano individuato in Luigi Ammendola, ex vicesindaco della giunta Ascione arrestato e poi scarcerato dal Riesame un mese più tardi. Quest’ultimo, come lo stesso Ariano, sono indagati assieme all’allora primo cittadino e altre 10 persone nell’inchiesta della Dda. Tra le accuse pesa quella di associazione a delinquere di stampo camorristico.

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