Scoperto opificio con lavoratori in nero e reddito di cittadinanza nel vesuviano
Sequestrata area di 1600 metri quadrati con 400 tonnellate di scarti tessili e 2 tonnellate di plastiche: 2 denunce
18-05-2021 | di Redazione
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Un enorme deposito utilizzato come sito di stoccaggio. All’interno lavoravano 18 lavoratori in nero. Quattro di questi percepivano anche il reddito di cittadinanza.
E’ la scoperta fatta dalla Guardia di Finanza di Portici che ha trovato a Ercolano un’area di 1600 metri quadrati utilizzata come deposito di stoccaggio. All’interno c’erano oltre tonnellate di indumenti usati non sanificati e scarti di lavorazione.
La scoperta dei finanzieri è avvenuta durante un controllo presso un opificio utilizzato come attività di commercio all’ingrosso, recupero, messa in riserva e trattamento di rifiuti tessili di seconda mano, privi di igienizzazione e sanificazione. All’interno sono state individuate anche 2 tonnellate di materiale plastico e varie attrezzature da lavoro.
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Nel capannone lavoravano almeno 18 persone. E’ stato scoperto che erano tutti in nero, quattro di questi percepivano anche il reddito di cittadinanza. Nei loro confronti sono state avviate indagini con l’Inps per far partire le procedure di sospensione del beneficio.
Denunciati due responsabili, un 50enne e un 49 di Ercolano, per aver allestito il sito senza le autorizzazioni previste dal Testo Unico in materia ambientale. L’attività è stata segnalata alla Direzione Territoriale del Lavoro per l’adozione del provvedimento di sospensione, ai sensi del Testo Unico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro.
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