Circa mille insegnanti depennati dalle graduatorie di merito e senza contratto.

E’ il dramma affrontato da una parte di docenti immessi in ruolo con riserva a seguito del concorso del 2016. Ora, in piena emergenza coronavirus e abbondantemente prima della fine dell’anno scolastico, il loro contratto verrà rescisso per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato dal Ministero dell’Istruzione.

Tutto ha inizio con il concorso docenti 2016, superato da circa un migliaio di docenti non abilitati, circa 300 solamente in Campania. Il Tar nel 2018 si pronunciò a favore dei docenti, immessi in ruolo nel 2018. Il Miur ha da subito impugnato la sentenza ricorrendo in giudizio, fino all’ultima sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito la risoluzione immediata del contratto.

I legali dei docenti hanno già annunciato battaglia, riferendo di presunti vizi formali della sentenza. Il loro obiettivo è quello di tutelare i docenti che da un giorno all’altro hanno visto sgretolarsi i loro progetti di vita.

Nel frattempo, il ministro Lucia Azzolina ha incontrato oggi, in videoconferenza, le Organizzazioni sindacali. All'ordine del giorno, la chiusura dell'anno scolastico in corso e l'avvio di quello che inizierà a settembre. Nel corso dell'incontro si è parlato di didattica distanza, delle risorse stanziate per supportarla, di mobilità del personale. La Ministra, aprendo l'incontro, ha voluto ringraziare ancora una volta, attraverso i sindacati, "tutto il personale della scuola che sta facendo enormi sforzi, in questa emergenza, per stare vicino ai nostri ragazzi". Ha poi annunciato tavoli tecnici con i sindacati per lavorare all'avvio regolare del prossimo anno scolastico.

Sugli Esami di Stato il confronto è aperto e a giorni saranno comunicate decisioni ufficiali in merito. Ma non sulla situazione di chi ha vinto il concorso 2016 ed ora si ritrova nuovamente senza lavoro.

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