Fu denunciato da Nunzio Ariano per aver lamentato carenze al II Circolo. Dopo tre anni è finito l’incubo di Ciro Graziano, genitore di un'alunna della “Siani” di Torre Annunziata. L'uomo aveva sporto denuncia nel maggio del 2018. Le sue preoccupazioni non trovarono d’accordo l’ex capo dell’Utc, che denunciò il genitore per procurato allarme.

Proprio Ariano è finito in carcere lo scorso 28 dicembre, dopo essere stato beccato con una mazzetta da 10mila ricevuta da Vincenzo Supino per i lavori di adeguamento alle misure anti Covid proprio alla scuola “Giancarlo Siani”.

LA STORIA. Dopo la denuncia di Ciro Graziano ci fu un intervento da parte dei vigili del fuoco la mattina del 9 maggio 2018 con inibizione dell’istituto. Ma la scuola fu riaperta il giorno successivo dopo la decisione dell’allora capo dell’Ufficio Tecnico Comunale Nunzio Ariano, che decise anche di andare a denunciare il genitore per procurato allarme ai carabinieri. Così Graziano ricevette, su richiesta della Procura, un decreto penale di condanna.

Successivamente c’è stata l’opposizione da parte di Luciano Bonzani, avvocato difensore del genitore, dinanzi alla dottoressa Marano. Il legale ha presentato una lunga istruttoria ed è riuscito a dimostrare che le carenze strutturali del II Circolo “Siani” erano evidenti. Per tale motivo Graziano è stato assolto perché il fatto non sussiste

IL COMMENTO. La difesa non può che essere soddisfatta per l’esito del preocedimento. “Siamo riusciti a ottenere giustizia dopo quasi tre anni –ha affermato l’avvocato Bonzani- Abbiamo menzionato nell’istruttoria anche le condotte che hanno portato in carcere lo stesso Ariano. Ora sembra tutto più chiaro”.

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