Niente più quadri appesi nei corridoi delle scuole davanti ai quali milioni di studenti sono stati, negli anni, con il fiato sospeso sperando di non vedere il proprio nome tra i non ammessi all'anno successivo o con troppe materie da dover studiare in estate per gli esami di settembre.

La nota del ministero dell'Istruzione diffusa alcune ore fa e che fa seguito ad altre sull'argomento, per quanto riguarda gli scrutini delle classi intermedie, chiarisce che per pubblicazione on line degli esiti degli scrutini delle classi intermedie delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, si intende la pubblicazione in via esclusiva nel registro elettronico. Pertanto, gli esiti degli scrutini con la sola indicazione per ciascun studente "ammesso" e "non ammesso" alla classe successiva, sono pubblicati, distintamente per ogni classe, nell'area documentale riservata del registro elettronico, cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento. Diversamente i voti in decimi, compresi quelli inferiori a sei decimi, riferiti alle singole discipline, sono riportati, oltre che nel documento di valutazione, anche nell'area riservata del registro elettronico a cui può accedere il singolo studente mediante le proprie credenziali personali.

Solo nel caso in cui la scuola sia sprovvista di registro elettronico, è consentita la pubblicazione all'albo della scuola degli risultati degli scrutini, con la sola indicazione di ammissione/non ammissione alla classe successiva. In questo caso però per evitare assembramenti il preside deve organizzare una calendarizzazione degli accessi.

Stessa cosa, per l'ammissione agli esami di maturità: i risultati degli scrutini, compresi i crediti scolastici dei candidati, vanno pubblicati solo sul registro elettronico.

La precisazione del ministero dell'Istruzione ha però gettato nello sconforto molti dirigenti scolastici soprattutto in quegli istituti in cui gli scrutini sono già partiti da giorni.

E arrivano segnali positivi per la riapertura delle scuole a settembre: il presidente dell'Upi Michele De Pascale assicura di aver avuto oggi la conferma dalla viceministra Anna Ascani che saranno messi a disposizione di Province, Città metropolitane e Comuni 330 milioni destinati agli interventi per assicurare la riapertura di tutte le scuole a settembre, e che saranno assegnati in tempi estremamente rapidi.

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