“Abbiamo paura dei contagi ma ci mancano gli alunni”. E' preoccupata dal lungo periodo di un insegnamento fatto di computer e chat: docente contro la Dad Molte le difficoltà riscontrate nella didattica a distanza per i ragazzi e gli insegnanti.
“La Dad non ha la stessa validità di quella in presenza, col tempo ci ritroveremo con forti lacune”. Così ha dichiarato Loredana Trisante, Professoressa di una scuola superiore a Torre del Greco.
Momenti duri per i docenti che da quasi due mesi si ritrovano a dover riaffrontare tutte le perplessità inerenti alla Dad: “Sono troppe le ore che un alunno deve trascorrere davanti al pc – continua la Prof - risulta faticoso restare collegati dalle 8.00 fino alle 14.00. In presenza è fattibile ma a distanza no”.
“La scuola è una comunitá di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”, recita lo Statuto degli Alunni e degli Studenti, ma è proprio l’esperienza sociale che viene a mancare in questo frangente e gli alunni ne risentono tantissimo: “L’ascolto da parte dei docenti è fondamentale in questo momento – dice la Trisante - Io ho un contatto del 100% con gli alunni, ci sentiamo mediante ogni tipo di piattaforma possibile, anche su questioni che non riguardano la scuola ma tutte le difficoltà che sanno vivendo. Se non rispondiamo alle loro richieste, significa che disprezziamo o sottovalutiamo le loro difficoltà”.
In Dad anche una semplice spiegazione di un qualsiasi argomento risulta di grande difficoltà: “Oltre che sentire la mancanza dei compagni e della socialità – continua - la spiegazione in classe per loro è chiaramente più semplice ed efficace, la vita scolastica tra le 4 mura manca molto, con tutti i lati positivi e negativi, e manca moltissimo anche a noi insegnanti”.
“Credo nella politica della cultura e dell’istruzione e mi sono sempre sentita tutelata a scuola in questo periodo – conclude l’insegnante – Appena l’indice di contagio si abbassa è giusto prevedere il rientro in classe, anche con una didattica a distanza prevista per il 75% e il restante 25% a scuola, perché il contatto diretto è importante e manca a tutti noi”.
“Abbiamo paura dei contagi ma ci mancano gli alunni”. E' preoccupata dal lungo periodo di un insegnamento fatto di computer e chat: docente contro la Dad Molte le difficoltà riscontrate nella didattica a distanza per i ragazzi e gli insegnanti.
“La Dad non ha la ...
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