"Vogliamo evitare focolai nelle scuole. Noi riaprimo le scuole sulla base delle condizioni di sicurezza per gli alunni, gli operatori e le famiglie. Avevamo l'obiettivo di fare passare gennaio, per capire se c'era una ripresa dell'epidemia".

Dal primo febbraio si torna tutti in classe. De Luca non polemizza con il Tar e si adegua alla sentenza che prevede una doppia tappa. Lo ha spiegato nella sua diretta social del venerdì: "Era l'obiettivo che volevamo raggiungere. Non ci divertiamo a tenere i bambini a casa". Da giovedì scorso sono tornati in classe tutti gli alunni delle elementari, poi tocca ai ragazzi delle medie da lunedì e dal primo febbraio toccherà agli studenti di scuole superiori. A decidere lo stop potranno essere solo i sindaci tenendo conto delle situazioni nelle singole città. Ma il governatore sottolinea: "Quando c'è un alunno positivo, va in quarantena tutta la classe". 

Dalle scuole passa ai vaccini. "Arriveremo a chiedere l'nvalidazione del piano vaccini approvato. Dobbiamo ad arrivare ad un criterio uguale per tutti". Avvisa il governo De Luca. Con il linguaggio che lo contraddistingue ribadisce il senso della protesta inoltrata verso Roma: "Da inizio febbraio passeremo alla popolazione. Questo dovrebbe portarci a recuperare quello che non abbiamo avuto". Il nodo vaccini e le scuole al centro della diretta social di De Luca. "Mercato nero dei vaccini. Abbiamo chiesto un riequilibrio. Operazione verità. Altrimenti ci tuteleremo in tutte le sedi". "L'obiettivo è vaccinare quattromilioni e seicentomila abitanti. Obiettivo gigantesco e di carattere militare. Fino ad allora saremo sempre su un terreno accidentato. Prima non avremo una ripresa delle attività economiche, culturali e scolastiche"

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