SEL risponde a Starita: “Fino ad oggi solo progetti disattesi”
Il sindaco di Torre Annunziata, dal nostro giornale, ha annunciato lo ‘Sblocca Torre’
02-04-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Il Renzi in salsa torrese ha preso tutto il peggio di quello nazionale: promesse mai mantenute e la delegittimazione continua dell'opposizione sociale arrivando a definire ridicoli chi chiede un lavoro”. Il riferimento di Sinistra Ecologia e Libertà è palese: Giosuè Starita.
Il sindaco di Torre Annunziata, dal nostro giornale, ha annunciato il cosiddetto ‘Sblocca Torre’: un misto di opere pubbliche, finanziate in gran parte da fondi europei e Regione, con il contributo dello stesso comune. Lavori che, stando alle dichiarazioni che ha reso Starita e alla recente delibera di giunta numero 36, dovrebbero essere compiuti con il rispetto della ‘clausola sociale’: “Nei capitolati speciali, inerenti a lavori e servizi – riprendendo le parole del primo cittadino – le ditte aggiudicatarie assumeranno con priorità i lavoratori espulsi dai cicli produttivi dell'area torrese”.
Torre Annunziata, Nicola Fratoianni in campo con Pierpaolo Telese
Il segretario nazionale di Sinistra Italiana in città per sostenere la candidatura del leader locale di DemA
“Ancora una volta Starita è rimasto vittima dell’annuncite, malattia cronica che lo perseguita dall’inizio del suo mandato”, ha prontamente risposto Massimo Napolitano, leader locale di SEL. “Purtroppo – continua Napolitano – lo ‘Sblocca Torre’ è la summa delle mancate promesse del sindaco. Tutto quello che si poteva fare per la città ma che è rimasta lettera morta, a causa dell’insipienza del governo cittadino nel reperire ed attivare nuovi finanziamenti”.
Per il partito di Vendola, “l’amministrazione comunale ha già disatteso una lunga serie di impegni: l’osservatorio del lavoro non è mai partito, l’accordo per l’assunzione dei disoccupati nel parco commerciale di via Settetermini è stato smentito dalla proprietà e nulla si sa dello stanziamento dei 12 milioni di euro assegnati dalla Regione Campania per coloro che sono fuoriusciti dal bacino occupazionale”.
Infine, conclude Napolitano, “la risposta giusta al bisogno di lavoro non sia solo un lungo elenco di finanziamenti o di progetti, ma la certezza di tempi e modi affinché i torresi possano essere inseriti o reinseriti nei cicli produttivi”.
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