Napoli. E' accusato di riciclaggio, ricettazione, detenzione di sostanze dopanti e munizioni da guerra, Carmine Giugliano, 39 anni, del quartiere Sanità e residente ora a Bologna. Secondo gli agenti della Polizia di Stato, infatti, nella sua officina di via Aniello Falcone l'uomo non aggiustava macchine, ma nascondeva solo moto ed auto rubate. La scoperta nella serata di ieri quando i poliziotti, alzando la serranda dell'officina, hanno scoperto in realtà un locale zeppo di parti di auto, in particolare mini-car, attrezzature meccaniche, lime in ferro ed arnesi vari, numerosissimi pezzi di ricambio, targhe, punzoni metallici, ma anche bossoli calibro 357 magnum e farmaci anabolizzanti e dopanti.

Il sospetto che lì dentro ci fosse qualcosa di poco lecito è venuto proprio ad un poliziotto del quartiere, vedendo giungere in officina una mini-car nuovissima, marcata "Chatenet". Le successive indagini hanno accertato che a quella mini-car era stata abbinata una targa “ripulita”, in quanto il furto del veicolo, con la sua targa originale, era stato denunciato solo il giorno prima a Battipaglia. All’interno dell’autofficina del Giugliano, adesso sottoposto a fermo, sono state rinvenute altre 3 mini-auto della stessa casa costruttrice.


 


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