Senza casa e lavoro e per di più costretti a dormire in auto. Dal 25 settembre è questo il dramma che sta vivendo la famiglia di Tommaso Battaglia. Tutto è cominciato quasi sette giorni fa alle prime luci della sera. Nell’abitazione dell’uomo a via Lava Troia a Torre del Greco i fornelli erano accesi, ma all’improvviso le fiamme hanno preso il sopravvento investendo ogni cosa. Solo grazie all’intervento tempestivo da parte del padrone di casa, tutta la sua numerosa famiglia è stata messa in salvo. Ma da quel momento è cominciato un altro incubo.

Di quello stabile non è praticamente rimasto più nulla e così Tommaso Battaglia con sua moglie i suoi cinque figli e sua nipote si è ritrovato in mezzo ad una strada. Proprio quindi giorni fa si stava festeggiando per la nascita dei suoi ultimi due gemelli, che adesso si trovano a doversi accampare nella casa dei nonni. Ma questa situazione non potrà andare avanti per molto. “Avevamo chiesto solo un appoggio, ma finora non ci sono stati aiuti di questo genere –ha dichiarato proprio Tommaso Battaglia- Sto provando soltanto a difendere i miei diritti”.

L’IDEA DEL CONSIGLIERE ABILITATO. Da qualche giorno è stato aperto un conto corrente per aiutare la famiglia sfollata. L’idea è stata del consigliere di Forza Italia Stefano Abilitato, che ha così commentato l’iniziativa. “Ho cercato di svegliare un po’ tutta la città e le varie associazioni. Tommaso e i suoi cari stanno vivendo una situazione difficile e dobbiamo stargli vicino a tutti i costi. Per adesso non sono ancora in grado di quantificare gli aiuti, ma so che i tanti si stanno muovendo. Anche l’Amministrazione ha deciso di stanziare 12mila euro per aiutarli. Ora la delibera è al vaglio del Consiglio Comunale”.

LE DICHIARAZIONI DI BORRIELLO. Quasi sulla stessa scia anche il sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello, che con una lunga nota stampa diramata stamane ha anche specificato. ““Abbiamo stanziato un contributo del tutto straordinario, ma resta ovviamente il rammarico  dell’eccessiva spettacolarizzazione che si è voluta dare al caso. Dispiacere acuito dal fatto che, prima di questo atto deliberativo, lo stesso Tommaso Battaglia abbia rinunciato a una sistemazione momentanea in una struttura alberghiera e poi abbia detto di no alla nostra proposta di occuparci direttamente della ristrutturazione della casa in fitto di via Lava Troia danneggiata dall’incendio dello scorso settembre”.  

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