Sequestrò, rapinò e violentò una prostituta, oggi è stato trasferito in carcere con l’accusa di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale. Questa mattina i carabieri hanno dato esecuzione a una ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura, contro un 26enne di Torre Annunziata.

I fatti risalgono alla scorsa estate quando, la notte del 14 agosto, il giovane si recò a San Giovanni a Teduccio: lì, dopo aver pattuito una prestazione con una prostituta di origini nigeriane, la fece salire in auto portandola, anziché in una strada limitrofa come stabilito, in un’area isolata del comune di Pompei. Durante il tragitto la minacciò, la percosse, la rapinò di telefono cellulare, effetti personali e 100 euro e, infine, la costrinse ad avere un rapporto sessuale completo.
A Torre del Greco, alla vista di una pattuglia dei carabinieri impegnata in un posto di controllo, la vittima gridò dal finestrino per chiedere aiuto e per quel gesto il ragazzo la scaraventò fuori dall’auto, dileguandosi.
Venne comunque individuato velocemente grazie a indagini degli stessi carabinieri di Torre del Greco coordinati dalla Procura di Torre Annunziata. Nell’immediatezza infatti i militari prestarono le prime cure alla donna e localizzarono l’auto del malvivente, resosi nel frattempo irreperibile, per poi risalire alla sua identità. Le indagini sono tuttora in corso per l’identificazione di un complice.

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