Sequestro di armi e munizioni: l’altro volto di ‘Terra Santa’
L’operazione della Polizia ha portato ad accertare diverse cartucce detenute illegalmente da 3 degli indagati
23-01-2015 | di Redazione
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Continuano le operazioni di Polizia nell’ambito dell’inchiesta ‘Terra Santa’. Gli uomini del Commissariato di Pompei, agli ordine del vicequestore Maria Rosaria Romano, hanno sequestrato pistole, fucili e centinaia di cartucce, alcune delle quali detenute illegalmente.
Ieri mattina sono scattate le manette per 7 dei 17 indagati tra cui spiccavano i nomi eccellenti dei politici locali. L’indagine, partita nel 2013, ha portato alla scoperta di un giro di esumazioni e di vendite di loculi illegali nel cimitero di via Nolana dal 2011 al 2014. Oltre al giro d’affari, ogni loculo si ipotizza che sia stato venduto per circa 3000 euro, sarebbero emerse le pressioni a vario titolo dei politici coinvolti. Tra i reati contestati anche l’associazione a delinquere finalizzata al compimento delle esumazioni anticipate, corruzione, falso materiale e vilipendio di cadavere.
Durante la perquisizione a casa di Natale Villani, gli uomini del Commissariato locale, hanno sequestrato una pistola Beretta 7,65 con 10 colpi nel caricatore, custodita all’interno del comodino della camera da letto, 4 fucili per uso caccia e 735 cartucce, di cui 3 sono risultate detenute illegalmente.
Anche a Ciro Serrapica sono state sequestrate 10 cartucce calibro 12, una pistola automatica Beretta 7,65 con 2 caricatori e oltre 100 cartucce, detenute legalmente.
Infine, sopra l’armadio della camera da letto di Attilio Malafronte, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un fucile Breda calibro 12, 1 canna per fucile Beretta calibro 12, 30 cartucce uso caccia calibro 12 a piombo spezzato ed 1 cartuccia calibro 12 a piombo intero.
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