Servizi sociali, Tafuro attacca Balzano: “La nuova azienda è un abuso di potere”
Il consigliere invoca chiarezza e spiega: “Le idee si devono confrontare in consiglio comunale”
07-01-2016 | di Antonio Tortora
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“Il sindaco è un bugiardo perché chi rappresenta la collettività dovrebbe essere reale e portare la questione in consiglio comunale”. Con queste parole, il consigliere di Boscoreale, Giacomo Tafuro, attacca il sindaco Balzano in merito alla questione della presunta nuova costituzione di un’azienda speciale sui servizi sociali insieme ai comuni limitrofi.
Dopo il manifesto redatto dai consiglieri dissidenti, due dei quali di maggioranza, e la puntuale risposta del primo cittadino, interviene Tafuro a mettere i puntini sulle ‘i’. “Voci insistenti di palazzo mi hanno informato di uno statuto che sarebbe già al vaglio di funzionari e dirigenti comunali – spiega Tafuro – Le idee si devono confrontare in consiglio comunale, nelle commissioni consiliari, nella conferenza dei capigruppo. È necessaria maggiore chiarezza”.
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Un invito aperto al confronto politico nelle sedi opportune che, stando così i fatti, verrebbe totalmente a mancare. “Il sindaco dica che il progetto è in uno stato avanzatissimo e non prenda in giro i cittadini – chiosa il consigliere – Vogliono mettere le mani su determinati accaparramenti, senza considerare che tutto ciò comporterebbe ulteriori aggravi di spese per i cittadini”.
Ulteriore aspetto che desta le perplessità di Tafuro è il fatto che già l’Ambito N30 si occupa dei servizi sociali in base alla legge regionale 11/2007, non rinvenendo così la necessità della costituzione di quest’azienda speciale. “C’è già l’ambito N30 che gestisce i servizi sociali – spiega il consigliere – Se il sindaco non è contento di come vengono gestiti i servizi sociali, deve andare dalla magistratura. Se l’ambito non funziona, devono spiegarne le ragioni”. La costituzione di un’azienda speciale comporterebbe la partecipazione dei sindaci all’assemblea dei soci senza necessità di un controllo diretto del consiglio comunale. “Vogliono passare ad un’azienda speciale per avere un controllo diretto della situazione. Sarebbe un grosso abuso di potere che si verrebbe a creare”.
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